Giuseppe Conte attacca il Pd di Elly Schlein sull’astensione al Parlamento europeo sulla difesa Ue: ecco cosa ha detto l’ex premier.
Elly Schlein si trova alle strette dopo il voto del Parlamento Europeo sul Libro bianco Ue sulla difesa (non solo per la “trappola” di Prodi): l’astensione del Pd ha generato il malcontento dell’ex premier – nonché alleato del “campo largo” – Giuseppe Conte. Quest’ultimo, come riportato da Il Tempo, insieme al M5S ha votato contro per la riforma ed ha duramente attaccato il Pd. Ecco cosa ha detto.
Il “no” del Movimento 5 Stello sul riarmo europeo
Nel corso di un intervento alla trasmissione Il rosso e il nero su RadioUno, Giuseppe Conte ha ribadito il suo rifiuto totale al piano ReArmEu. Secondo l’ex premier si tratta del: “Paradosso della sicurezza, anziché lavorare alla creazione di un futuro fatto di dialogo e negoziato, stiamo spianando la strada della pace con le armi… Questo progetto creerà solo maggiori tensioni“.
Inoltre, ha evidenziato anche le conseguenze economiche del piano, criticandone il metodo di finanziamento. Aggiunge il leader del M5S: “L’aumento degli investimenti a debito per la difesa significa anche tagli ai servizi sociali, alla sanità e all’educazione“.
La posizione di Conto sul Pd di Elly Schlein
Giuseppe Conte non ha risparmiato critiche alla linea adottata dal Pd nel voto al Parlamento europeo. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle, il partito guidato da Elly Schlein “è in forte difficoltà“, come dimostrerebbe la divisione sul voto in Europa.
“Il Pd si è diviso in Europarlamento, è un partito in forte difficoltà, l’astensione è la cosa più incomprensibile, non è ammissibile in un momento così cruciale“, ha dichiarato Conte. L’ex premier ha contestato l’approccio della Commissione europea, sottolineando come il piano di riarmo non rappresenti una risposta adeguata alla situazione attuale.
Il suo giudizio su ReArmEu è stato particolarmente severo, definendolo “una presa in giro” e una “reazione isterica di governanti che hanno fallito tutto in tre anni e non vogliono tornare a dire a cittadini ‘abbiamo fallito’“.
