Giuseppe Conte risponde a Beppe Grillo: “Il fondatore del M5S non può controllare tutto con un telecomando, siamo una comunità di adulti”.
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), ha espresso le sue opinioni sul rapporto con il fondatore e garante del partito, Beppe Grillo, durante una recente intervista a “4 di sera” su Rete 4. Lo scontro tra i due leader è emerso pubblicamente, sollevando domande sul futuro del movimento. “Grillo dice che non è il padrone del M5S ma il papà. Certo, è il fondatore del Movimento, ha avuto quest’opera meritoria di lancio del Movimento… Però il papà non può pensare di avere un telecomando in mano e di esercitare il parental control decidendo cosa dobbiamo vedere, perché siamo una comunità di adulti”, ha dichiarato Conte.
L’ex presidente del Consiglio ha sottolineato che non vede possibili scissioni all’interno del M5S, nonostante le tensioni con Grillo. “Scissioni non ne vedo: una scissione si fa quando non c’è un’occasione di discussione”, ha affermato, ribadendo la sua volontà di evitare ulteriori conflitti pubblici.
Conte risponde alle critiche di Grillo
Durante l’intervista, Conte ha espresso la speranza che lo scontro con Grillo possa concludersi presto, ma ha avvertito che, se continueranno le comunicazioni formali da parte del fondatore, potrebbero intervenire gli avvocati. “Se continueranno le PEC da parte di Grillo o le diffide formali, vuol dire che risponderanno gli avvocati. Io non rispondo più. Ho già detto che questo processo è irreversibile e nessuno lo può fermare”, ha aggiunto Conte, riferendosi alle tensioni interne e alla gestione del partito.
Il leader del M5S ha ribadito che, nonostante le divergenze, il movimento non si trova di fronte a una rottura, ma a una fase di crescita e maturazione in cui è importante discutere e prendere decisioni collettivamente, senza imposizioni dall’alto.
Il M5S e le critiche al governo Meloni
Conte ha anche colto l’occasione per criticare il governo di Giorgia Meloni in merito alla gestione delle emergenze, come l’ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia Romagna. Ha accusato l’esecutivo di fare promesse a favore di telecamere senza fornire soluzioni concrete e rapide. “Dobbiamo evitare quello che è successo in passato, con la presidente Meloni in stivali pronta a intervenire a favore di telecamere ma poi i ristori non sono ancora arrivati ed è passato tantissimo tempo”, ha dichiarato.
La posizione di Conte si fa sentire anche in merito al caso Open Arms, ricordando che la priorità del governo dovrebbe essere quella di intervenire in situazioni di emergenza umanitaria, mettendo da parte le rivalità politiche. “Non auguro la condanna a nessuno, nemmeno a un avversario politico”, ha detto, riferendosi alle azioni dell’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini durante la crisi del 2019.