Conte coglie l’occasione per uscire dal governo

Conte coglie l’occasione per uscire dal governo

Il crollo alle elezioni amministrative dà al leader dei grillini un buon motivo per lasciare il governo.

All’indomani dei risultati definitivi del primo turno di elezioni amministrative, Giuseppe Conte interpreta questo tracollo del M5S come una protesta dell’elettorato contro il loro appoggio al governo Draghi. Una giustificazione che nega responsabilità e che coglie la palla al balzo per uscire da questa coalizione in cui Conte in primis ci sta molto stretto.

Ora Conte può dare il via alla fase due del M5S, quella che sognava da tempo. “Parte la fase due del M5s: dobbiamo essere presenti per le strade e nei quartieri continuativamente” ha detto il presidente dei pentastellati. Entro la fine di giugno il M5S indirà la consultazione in rete sul doppio mandato. “I protagonisti saranno i gruppi territoriali che i nostri iscritti potranno costruire nelle nostre città per ottenere la piena partecipazione dei cittadini che devono tornare protagonisti anche per sconfiggere l’astensionismo“, ha spiegato Conte.

Giuseppe Conte

“Il nostro elettorato sta soffrendo”

Riguardo al risultato ottenuto a queste amministrazioni ammette che è stato deludente ma che infondo il M5S “non ha avuto grandi prestazioni sui territori”. Il problema per il leader Conte è un fatto etico. “Il nostro elettorato soffre a stare nel governo, ci chiede di uscire” dichiara l’ex premier. “Girando l’Italia da Nord a Sud, la richiesta di uscire dal governo è continua. Il nostro elettorato sta soffrendo a stare in questo governo. Forse noi non sappiamo spiegare perché siamo al governo, e cioè che non ci sentiamo di voltare le spalle ai cittadini in una fase difficilissima, con una spirale recessiva alle porte“, ha aggiunto Conte.

In molti capoluoghi il M5S ha conquistato nemmeno il 2%. Numeri ai minimi storici per il Movimento di Conte che ora dà il via alla fase due e smentisce ogni velleità di fare un rebranding del partito con il suo nome perché per ora ancora funziona. Il leader dei grillini si scaglia contro i centristi che ora si pongono come un’alternativa al M5S in vista anche dei risultati ottenuti. Ma la verità è che i grillini stanno scomparendo.