Conte dopo il flop in Liguria lancia una frecciatina a Renzi

Conte dopo il flop in Liguria lancia una frecciatina a Renzi

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, commenta senza giri di parole il deludente risultato alle elezioni regionali in Liguria.

Dopo il flop del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Liguria, dove il partito ha ottenuto meno del 5% dei voti, il suo presidente Giuseppe Conte non ha esitato ad assumersi le responsabilità del risultato deludente.

Conte ammette i problemi del M5S

Intervistato da Fanpage.it, Conte ha dichiarato: “Io mi assumo sempre le responsabilità“. Il leader del M5S ha riconosciuto che il partito è “abituato purtroppo a risultati non assolutamente soddisfacenti e anche molto deludenti sul territorio“.

Conte ha inoltre ammesso che ora anche la sua leadership potrebbe essere messa in discussione: “Le leadership sono sempre in discussione, nel momento in cui non c’è consenso della comunità, al di là delle scadenze. Noi stiamo facendo un’assemblea costituente e come sapete discutiamo di tutto“. Quindi, il ruolo dello stesso Conte potrebbe essere oggetto di valutazione.

I lavori per la “rifondazione” del M5S

Proprio per cercare di risollevare le sorti del partito, Conte ha spiegato che sono in corso i lavori verso l’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle. “Non c’è nessuna sottovalutazione sulla nostra capacità nelle amministrative di avere liste competitive e coinvolgere il nostro potenziale elettorato per venire a votare“, ha affermato, sottolineando però il problema dell'”astensionismo in crescita”.

Conte ha inoltre ribadito la necessità di “rifondare il Movimento ripartendo dalle attività di radicamento sui territori“, come aveva già dichiarato in una nota dopo il voto in Liguria.

La frecciatina a Renzi

Incalzato sulle dichiarazioni di Matteo Renzi riguardo al possibile ruolo di Italia Viva nella coalizione a sostegno di Andrea Orlando, Conte ha replicato con una battuta polemica: “Da dove l’ha detto, da Riad?“.

Insomma, il leader del M5S ammette senza esitazioni le difficoltà del partito, aprendo anche alla possibilità di una revisione della sua stessa leadership. Un segnale importante di autocritica in un momento delicato per il Movimento 5 Stelle.