Alla Marcia della Pace PerugiAssisi, Giuseppe Conte denuncia la deriva militarista dell’Europa e critica i 20 miliardi di euro.
Durante la Marcia per la Pace PerugiAssisi, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha lanciato un messaggio forte e simbolico sulla direzione intrapresa dall’Europa e dal governo italiano. “Siamo alla marcia della pace perché la bandiera blu dell’Europa si è tinta di verde militare”, ha affermato Conte, riferendosi alla crescente militarizzazione del continente e all’impegno crescente dell’Italia in spese per la difesa.

Spese militari al centro delle critiche
Come riportato da ansa.it, nel corso del suo intervento, Conte ha puntato il dito contro le scelte economiche del governo. “Il nostro Governo programma nel triennio spese militari per oltre 20 miliardi mentre famiglie e imprese in Italia se la passano malissimo”, ha dichiarato. Una cifra significativa, che secondo il leader pentastellato rappresenta una sproporzione rispetto alle reali priorità sociali ed economiche del Paese.
Famiglie, imprese e il sistema sanitario sono – secondo Conte – i veri settori in emergenza. In Italia aumentano le difficoltà nel sostenere le spese quotidiane, mentre il costo della vita continua a salire. Le imprese, specialmente le piccole e medie, faticano a restare competitive a causa dell’aumento dei costi energetici e fiscali.
Le proposte: meno tasse e più investimenti sociali
Conte non si limita alla denuncia, ma propone una serie di misure concrete per rispondere alle difficoltà del Paese. “Abbiamo bisogno di un piano choc di investimenti – ha detto ancora Conte –, di un severo taglio delle tasse e di aumentare la no tax area, di investire ancora di più a favore delle imprese, di investimenti seri per la sanità perché i cittadini non si curano più e dobbiamo incrementare l’assegno unico per le famiglie”.
Tra le sue priorità emergono il potenziamento della no tax area, per alleggerire il carico fiscale sui redditi bassi, e l’incremento dell’assegno unico per le famiglie. Centrale anche la richiesta di maggiori investimenti pubblici per sostenere le imprese e rilanciare la sanità pubblica, sempre più in crisi.