Crisi di governo, Conte a Mattarella: “Chiarimento politico in Parlamento”. Pd e M5s: “Italia Viva inaffidabile”

Crisi di governo, Conte a Mattarella: “Chiarimento politico in Parlamento”. Pd e M5s: “Italia Viva inaffidabile”

Crisi di governo, Conte a Mattarella: “Chiarimento politico in Parlamento”. Pd e M5s: “Italia Viva inaffidabile”.

ROMA – Il premier Conte intenzionato a parlamentarizzare la crisi di governo. Nel suo colloquio con il presidente della Repubblica ha ribadito l’intenzione di andare il prima possibile in Aula per “un chiarimento politico indispensabile attraverso delle comunicazioni“.

Da capire se si tratterà di un voto per verificare la fiducia oppure di una semplice informativa per poi salire al Colle per le dimissioni o decidere le prossime mosse insieme al Capo dello Stato. Sono in corso i contatti con Camera e Senato per decidere il giorno dell’intervento.

Pd e M5s rompono con Italia Viva

Nessun nuovo governo con Italia Viva. Almeno queste sembrano le ultime indicazioni che arrivano dai quartieri generali di Partito Democratico e M5s. Dal Nazareno nei giorni scorsi avevano provato a ricucire lo strappo con i renziani, ma la decisione di ritirare le ministre ha rotto definitivamente i contatti tra i due partiti.

C’è un dato che non può essere cancellato nelle nostre analisi – ha detto Zingaretti, riportato dall’Ansa, nel direttivo – ed è a questo punto l’inafiddabilità di Italia Viva […]. Uno strappo che per come è avvenuto mina la stabilità in qualsiasi scenario si possa immaginare un coinvolgimento e una nuova possibile ripartenza […]”.

Nicola Zingaretti

Lo scenario del voto

Le ipotesi sul tavolo sono diverse anche quello del voto. Il ritorno alle urne, secondo i ragionamenti che fanno nel Partito Democratico, potrebbe esserci a giugno in caso di assenza dei responsabili.

I pontieri sono al lavoro per cercare di garantire una maggioranza all’esecutivo Conte. Sono diversi gli scenari possibili. L’unico al momento improbabile resta quello di un terzo governo con Italia Viva. Il M5s ha ribadito in più di un’occasione di non avere intenzione di sedersi con i renziani. Una chiusura che sembra essere definitiva.

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