Venti di guerra in Medio Oriente, Conte: “Fermare l’escalation”. La Cina avverte gli Usa

Venti di guerra in Medio Oriente, Conte: “Fermare l’escalation”. La Cina avverte gli Usa

Il premier Conte sulla tensione tra Usa e Iran: “L’Ue deve farsi sentire per fermare l’escalation”. Di Maio: “Serve moderazione”.

ROMA – Il premier Conte rompe il silenzio sulla tensione tra Usa e Iran. In una nota, riportata dal sito di Repubblica, il presidente del Consiglio ha chiesto alle parti in causa “dialogo e senso di responsabilità“. Da Palazzo Chigi, inoltre, si auspica un intervento da parte dell’Unione Europea per fermare questa escalation.

Conte – si legge nel comunicato – si sta prodigando affinché l’Europa possa esercitare tutto il proprio peso diplomatico per evitare sviluppi imprevedibili e vanificare tutti gli sforzi per stabilizzare l’area. Massima attenzione per i nostri militari“.

Di Maio: “Mantenere aperti i canali con tutti gli interlocutori”

Il ministro degli Esteri Di Maio, che l’8 gennaio sarà in Libia, chiede a tutti i leader di “mantenere aperti i canali con gli interlocutori evitando atti che possano avere gravi conseguenze”. Il leader M5s ha ribadito il dovere di “combattere l’Isis e per farlo bisogna accrescere la collaborazione tra gli Stati. I Paesi devono guardarsi in faccia e parlare chiaro, senza ulteriori ipocrisie“.

Roma 02/06/2019 – Festa della Repubblica / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Luigi di Maio

La Cina ‘avvisa’ gli Usa: “No ad abusi di forza militare”

In chiave internazionale è stata una giornata interlocutoria con i leader mondiali che hanno sentito telefonicamente il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, subito dopo il raid a Baghdad che ha provocato la morte di Soleimani.

L’unica a prendere parola è stata la Cina con il ministro degli Esterni Wang Yi. L’esponente del governo di Xi ha prima sentito il suo collega iraniano e poi chiesto agli Usa di “non abusare della forza militare perché non è questa la soluzione nelle relazioni internazionali“. Possibile che il discorso tra i due Stati venga approfondito tra qualche giorno quando è in programma la firma dell’accordo economico per mettere fine ai dazi.

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