Zelensky a Sanremo, continuano controversie: "Polemica assurda"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Zelensky a Sanremo, continuano controversie: “Polemica assurda”

Volodymyr Zelensky

Continuano le polemiche circa la presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al festival di Sanremo.

Mancano meno di due settimane al famoso festival di Sanremo e in occasione dell’evento sono sorte numerose polemiche che vedono al centro il presidente Zelensky. Secondo alcuni, il festival di Saneremo non dovrebbe ospitare il presidente di un Paese in guerra in quanto non sarebbe un’occasione adatta. Qualcuno infatti non considera opportuno porre questioni politiche al centro del teatro Ariston.

A sporgere le polemiche nei confronti della Rai è stata l’Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi, organismo iscritto al Cncu e riconosciuto dal ministero delle Imprese. L’associazione avrebbe inviato una formale diffida indirizzata alla Rai nella quale viene richiesto di escludere dalla partecipazione il presidente Zelensky. 

Volodymyr Zelensky
Volodymyr Zelensky

Della Vedova: “Cancellare invito sarebbe messaggio pessimo agli ucraini”

Sul caso è intervenuta anche la Cda Rai. “Cancellare a questo punto l’invito a Zelensky per Sanremo sarebbe insensato. Darebbe un messaggio pessimo agli ucraini e verrebbe inevitabilmente letto come un cedimento agli aggressori”, scrive su Twitter il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova.

E prosegue: “Lasciamo che Zelensky nei suoi due minuti spieghi ai telespettatori il dramma di chi incolpevolmente vive sotto le bombe da ormai un anno, bombe che cadono su case private e ospedali anche in queste ore”.

Toti: “Polemica assurda”

Secondo il presidente della Regione Liguria nonché leader di Italia al Centro, Giovanni Toti, “La polemica sul videomessaggio di Zelensky al Festival di Sanremo è assurda. Dal palco di ogni trasmissione nazional popolare di grande successo sono stati lanciati spesso messaggi di solidarietà o denuncia, ricordo addirittura Gorbaciov sul palco di Sanremo”.

Infine conclude: “Oggi qualcuno è perplesso per la presenza di un presidente che ha bisogno di parlare all’opinione pubblica dei Paesi liberi tra cui l’Italia, per dire di continuare a sostenere la lotta di resistenza dell’Ucraina in un programma della tv di Stato. Non trovo nulla di disdicevole anzi. Forse è un atto dovuto”. “Non credo si conquisti la pace con remissività o cambiando la nostra posizione, l’Ucraina è un Paese che è stato invaso. Quando i carrarmati varcano i confini di uno Stato sovrano il dibattito finisce, quella si chiama ‘invasione’. Chiunque abbia a cuore la libertà e l’equilibrio mondiale non può che stare dalla parte dell’invaso e l’Italia questo facendo”.

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ultimo aggiornamento: 30 Gennaio 2023 12:44

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