Conto corrente cointestato, il “retroscena” che nessuno dice alle coppie: ecco tutto quello che c’è da sapere in caso di separazione
Quando si parla di conto corrente cointestato, si pensa subito che il denaro appartenga in parti uguali a entrambi i titolari. Ma è davvero così semplice? La realtà è ben più complicata, soprattutto in caso di separazione o divorzio. E la Corte di Cassazione lo ha dimostrato più volte con sentenze sorprendenti.
Basta ricordare quella in cui ha stabilito che – dopo un tradimento – l’ex doveva restituire la casa di lusso ricevuta in regalo. Ma cosa succede invece con i soldi depositati su un conto comune? La risposta potrebbe stupirti.
![Coppia che litiga](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2024/10/SH_coppia_litigio.jpg)
Cosa dice la legge sul conto cointestato
Secondo l’articolo 1854 del Codice Civile, come riportato da Economiafinanzaonline.it, “nel caso in cui il conto sia intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto“. In altre parole, entrambi i cointestatari possono operare sul conto in autonomia e – in linea teorica – dovrebbero essere titolari in parti uguali delle somme depositate.
Tuttavia, questa presunzione legale può essere superata se uno dei coniugi dimostra che il denaro presente nel conto proviene esclusivamente dai suoi guadagni o risparmi personali. In tal caso, la divisione del denaro non sarebbe più equa, ma dovrebbe seguire il principio di appartenenza esclusiva del titolare che ha effettuato i versamenti.
La prova dell’origine del denaro è l’elemento cruciale
Affinché un coniuge possa rivendicare la titolarità esclusiva del denaro depositato sul conto cointestato, è fondamentale fornire una documentazione dettagliata. Senza prove concrete, infatti, la legge presume che il denaro appartenga a entrambi i cointestatari.
La giurisprudenza ha chiarito che solo chi è in grado di dimostrare – attraverso estratti conto e documentazione bancaria – che i versamenti provengono esclusivamente da lui, può rivendicare il diritto esclusivo sulle somme.
Questa situazione diventa particolarmente rilevante in caso di separazione o divorzio, quando la divisione dei beni comuni diventa motivo di disputa.