L’equipaggio della Geo Barents potrebbe subire un fermo fino a due mesi, con una sanzione tra i 10 e i 50mila euro.
Sono in corso le operazioni di controllo sanitario di migranti e equipaggio sulla Geo Barents che ha attraccato al porto de La Spezia con 237 migranti a bordo. Verrà verificato se la nave umanitaria abbia violato o meno il decreto Piantedosi sulle Ong, in seguito al triplice salvataggio compiuto nel Mar Mediterraneo.
Controlli sul Codice Condotta
Come già preannunciato, il comandante e il capo missione si sono recati in questura per accertare che sia stato rispettato il nuovo Codice Condotta delle Ong, stabilito dal ministro Piantedosi. Secondo le norme, alle navi sarebbe imposto di dirigersi immediatamente in Italia dopo ogni salvataggio, per raggiungere il porto di sbarco indicato dalle autorità senza ritardi, per completare il soccorso.
In caso di più operazioni di soccorso, inoltre, quelle successive alla prima devono essere condotte nel rispetto degli obblighi di notifica, e non devono impedire il raggiungimento del porto di sbarco nel più breve tempo possibile. Ora la Geo Barents rischia il fermo sino a due mesi e il capitano una sanzione da 10 a 50mila euro.
L’attracco a La Spezia
Sabato scorso, 28 gennaio, la Geo Barents è arrivata a La Spezia come indicato dalle autorità italiane, con a bordo 237 migranti di cui 73 minori non accompagnati, attraccando alla banchina di Calata Artom accompagnata dalle pilotine e dai natanti di Capitaneria e Guardia di Finanza.
L’Asl 5 ha messo a disposizione medici dell’emergenza-urgenza, infermieri, un ginecologo e un pediatra, per visitare le persone in arrivo, tra cui molti bambini ed alcuni neonati. Una parte dei migranti sbarcati sono stati diretti a Genova, mentre gli altri giungeranno in pullman in altri centri. I minori che resteranno nella provincia de La Spezia saranno circa una ventina, come spiega il sindaco Pierluigi Peracchini.