Un acceso dibattito sulle politiche energetiche e agricole divide i ministeri dell’Agricoltura e dell’Ambiente con Lollobrigida e Fratin.
L’Italia è teatro di un intenso confronto istituzionale riguardante l’installazione dei pannelli solari in aree agricole, vedendo protagonisti il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. La controversia nasce dalla proposta di un decreto, avanzata dal Ministero dell’Agricoltura, che prevederebbe di vietare l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli, provvedimento che il Ministero dell’Ambiente non approva.
Divergenze e implicazioni del nuovo decreto
Secondo il Ministero dell’Ambiente, la proposta di Lollobrigida “non risulta condivisa“, e ciò ha suscitato reazioni anche tra le principali associazioni di impresa dell’energia. Elettricità Futura e Utilitalia hanno inviato una lettera congiunta ai due ministri sollecitando di “riconsiderare” la decisione, mettendo in luce come un simile stop rappresenterebbe un arretramento negli investimenti essenziali per la transizione energetica.
Al contrario, Coldiretti esprime un forte sostegno al decreto, descrivendo l’installazione di pannelli fotovoltaici come un fenomeno di “fotovoltaico selvaggio” che necessita di essere regolamentato per proteggere le terre agricole. La nota dell’associazione afferma: “Non siamo contro le rinnovabili… ma è fondamentale regolare l’uso dei terreni per preservarne la destinazione agricola e garantire la sostenibilità alimentare“.
La posizione delle associazioni energetiche
Per Elettricità Futura e Utilitalia, il decreto rappresenterebbe un passo indietro. La loro preoccupazione è che un divieto così esteso possa frenare “gli investimenti necessari a conseguire gli obiettivi di transizione energetica fissati dal Governo stesso e le relative ricadute positive di carattere economico ed occupazionale“.
In questo scenario di tensione tra la necessità di proteggere le risorse agricole e l’urgenza di avanzare nella transizione energetica, i dialoghi tra i ministeri cercano di trovare una formulazione che soddisfi entrambe le esigenze senza compromettere le aree coltivate. Il Ministro Pichetto ha sottolineato che i due dicasteri “stanno interloquendo per trovare la migliore formulazione”. del decreto.
La decisione che verrà presa nel prossimo Consiglio dei Ministri avrà ripercussioni significative non solo sulle politiche ambientali e agricole italiane, ma anche sulla capacità del paese di rispondere agli imperativi climatici globali. La sfida rimane quella di integrare l’innovazione sostenibile nel tessuto produttivo nazionale senza sacrificare le preziose risorse agricole.