Il comitato per la sicurezza della Repubblica avvisa l’ad della Rai Carlo Fuortes per le infilltrazioni di propaganda russa nella tv italiana.
Il presidente del Copasir, Adolfo Urso ha avuto un colloquio con l’ad della Rai Carlo Fuortes relativo alle ultime polemiche riguardo l’informazione e le fake news che circolano riguardanti la guerra in Ucraina. “Il confronto si è rivelato proficuo, fornendo utili indicazioni al fine di preservare la libertà, l’autonomia editoriale e informativa e il pluralismo da qualsiasi forma di condizionamento e di accrescere il livello di resilienza dell’intero sistema Paese”.
L’audizione, sottolinea Urso, “si inquadra all’interno dell’approfondimento che il Comitato sta conducendo sulla ingerenza e sulla attività di disinformazione messe in campo da attori statuali, alla luce di un fenomeno reso ancor più preoccupante dopo l’invasione della Russia in Ucraina”.
Carlo Fuortes al Copasir riceve chiaro il messaggio della commissione: la televisione di stato è stata bucata e infiltrata dalla propaganda pianificata dal Cremlino. Il Copasir però non è entrato nel palinsesto della Rai né ha citato i programmi né nomi ma si è mantenuto sul generico. Fuortes però si è difeso dicendo che non si occupa lui della scelta dei programmi riguardo agli invitati o alla scaletta. Vige nella tv di stato una completa autonomia.
Il Copasir chiede a Fuortes di fare attenzione
La commissione non ha attaccato la dirigenza Rai ma ha chiesto un approccio meno burocratico riguardo a queste question. Il Copasir ha richiesto una maggiore consapevolezza “davanti al rischio di infiltrazioni russe nella tv pubblica”. L’obiettivo dell’audizione come spiegato dalla stessa commissione è stato quello di mettere in guardia Fuortes facendo “suonare una sveglia” sulla propaganda russa e come si muove.
Non è la prima né ultima audizione del Copasir nell’ambito dell’indagine sulla disinformazione russa che sta colpendo il nostro paese, come altri paesi europei e della Nato.