Corea del Nord lancia un missile nel mare del Giappone

Corea del Nord lancia un missile nel mare del Giappone

La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico nelle prime ore della giornata, nel mare del Giappone, in riposta alle esercitazioni USA.

A riferirlo è il Ministero della Difesa sudcoreano, a raccontare la storia è un’agenzia di stampa della Corea del sud Yonhap, che ha specificato che il missile è stato lanciato da un’area interna. Si tratterebbe della quinta esercitazione dell’esercito di Pyongyang.

L’esercitazione

Stando alle fonti si tratterebbe della quinta esercitazione delle forze armate di Pyongyang, da quando l’amministrazione di Yoon Suk Yeol, politico sudcoreano, ex pubblico ministero e avvocato, avrebbe iniziato il suo mandato.

L’esercitazione due giorni dopo l’arrivo di una portaerei americana a propulsione nucleare per esercitazioni. La portaerei statunitense nominata Ronald Reagan è arrivata venerdì nella città portuale sudorientale di Busan. Questa starebbe svolgendo le sue prime esercitazioni congiunte con le truppe sudcoreane in cinque anni.

Anche Seoul aveva rilevato segnali che la Corea del Nord si stava preparando a lanciare un missile balistico. Da quello che risulta il missile sarebbe partito da un missile balistico lanciato da un sottomarino al largo delle sue coste.

Il missile della Corea

Il missile della Corea del nord, stando alle informazioni sudcoreane, avrebbe raggiunto un’altitudine di 60 km. Il Ministro della Difesa del Giappone, Yasukazu Hamada, invece afferma che l’altitudine arriverebbe a 50 km e potrebbe aver volato su una traiettoria irregolare.

A detta di Hamada il missile non sarebbe caduto nella zona economica esclusiva del Giappone, ma che ci sarebbero state segnalazioni di problemi con il trasposto marittimo e il traffico aereo.

A seguito del lancio, il Consiglio di sicurezza nazionale della Corea del Sud ha indetto una riunione di emergenza per discutere sulla questione di misure di sicurezza. Durante la riunione, si è decretata la condanna del lancio come una violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e un atto di provocazione ingiustificato.