La denuncia è arrivata dall’esponente del PD Silvio Lai: i piccoli avrebbero gridato “Vincere e vinceremo”.
Quello che è recentemente accaduto sull’Isola dell’Asinara, nel mare della Sardegna, ha tutte le carte in regola per essere definito come apologia al fascismo. Alcuni bambini, infatti, avrebbero imparato dei cori appartenenti al Ventennio sotto la supervisione dei responsabili di un campo scuola.
“Vincere e vinceremo – scrive Silvio Lai, un deputato del PD -. Gridavano allora i fascisti che insanguinavano le nostre terre e azzeravano le libertà individuali e collettive insieme all’alleato nazista. Che quel motto venga fatto gridare, insieme ad altri di matrice mussoliniana, a dei ragazzi tra gli 8 e i 16 anni, ospiti dell’Isola dell’Asinara per un campo scuola per subacquei, organizzata dall’associazione Sette Mari, è uno sfregio per quanti caddero durante la dittatura nazifascista e per quanti combatterono e persero la vita per sconfiggere il vile oppressore“.
Per Silvio Lai tutto questo è “intollerabile”
“È intollerabile – tuona Silvio Lai – che ci siano ancora persone ed organizzazioni che in chiave nostalgica tentano di trasmettere ai nostri giovani quei terribili fasti. Ci domandiamo se ne è al corrente il commissario del Parco, insediatosi dopo mesi di vacatio amministrativa accumulata per l’incapacità di governo nazionale e regionale di trovare soluzioni condivise. E la Giunta regionale ha intenzione di intervenire o pensa di allinearsi a quelle metodologie educative come sta facendo la destra nazionale difendendo le frasi ingiuriose del generale Vannacci?”.
“Una cosa è certa – conclude l’esponente del Partito Democratico -. Su quell’isola vorremmo tornare a sentire le urla di gioia dei ragazzi del nostro tempo che si divertono, crescono e si formano in uno dei luoghi più suggestivi del mondo“.