Coronavirus, l’allarme del Viminale: a marzo usura cresciuta del 9 per cento

Coronavirus, l’allarme del Viminale: a marzo usura cresciuta del 9 per cento

L’allarme del Viminale sulla crescita dell’usura nel mese di marzo. +9% da inizio lockdown.

ROMA – E’ allarme mafie in Italia. Il Viminale al termine del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha firmato una crescita dell’usura nel mese di marzo del 9%. Un valore preoccupante visto che nello stesso periodo sia i delitti che le rapine e i maltrattamenti hanno segnato un calo netto.

Il lockdown e la crisi di liquidità ha portato le mafie ad entrare in gioco per aiutare le persone in difficoltà economiche. Le preoccupazioni la ministra Lamorgese le ha espresse già nelle scorse settimane con si rischia un aumento di questi dati nel mese di aprile.

Controlli rafforzati

Per cercare di fermare l’avanzata delle mafie nel tessuto economico-sociale italiano il Viminale ha chiesto alle forze dell’ordine di intensificare i controlli soprattutto sul fenomeno del riciclaggio e sulle dinamiche societarie.

Si teme che la crisi della liquidità possa portare molto persone dai clan a chiedere soldi per arrivare a fine mese. I numeri di marzo non sono positivi e per questo la ministra Lamorgese ha chiesto al Governo un intervento immediato per cercare di aiutare le famiglie.

Luciana Lamorgese

Le proteste in Italia

Alta tensione in tutto il Paese dopo la decisione del premier Conte di prorogare il lockdown. Ristoratori e parrucchieri hanno deciso di consegnare le chiavi al proprio Comune con una campagna social di protesta contro il Governo.

Una situazione che rischia di degenerare nelle prossime ore. Il rischio di non aprire più per molte strutture è molto alto visto che gli aiuti non sono ancora arrivati e soprattutto è mancata una risposta della maggioranza su affitti e bollette. E il rinvio dell’approvazione del decreto di aprile non facilita il lavoro del Governo.

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