Coronavirus, anche il mondo del gelato in crisi

Coronavirus, anche il mondo del gelato in crisi

Nell’estate del coronavirus in calo i consumi del gelato artigianale. Il settore rischia il tracollo, pesano il clima e i pochi turisti.

Il caldo torrido non salvano il mondo del gelato, che risente dell’emergenza coronavirus. Le gelaterie artigianali pagano il flusso ridotto di turisti, e quindi di clienti.

Nonostante l’arrivo del caldo non decolla il consumo di gelati in Italia che fa segnare un calo stimato pari al 20 % soprattutto per il vuoto lasciato dai turisti stranieri in questa estate 2020 segnata dall’emergenza Covid. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’andamento della domanda di gelato artigianale che in periodi normali sviluppa un fatturato annuale di 4,2 miliardi di euro“, recita il comunicato della Coldiretti.

Coronavirus, in calo il mercato del gelato artigianale

La Coldiretti stima un calo del venti per cento per quanto riguarda i consumi di gelato artigianale per quanto riguarda l’estate del 2020.

Il calo dei casi ha ovviamente un contraccolpo economico su un settore che in tempi normali fattura circa quattro miliardi di euro l’anno.

Gelato

Le cause del crollo

Sono diversi i fattori che pesano sul calo della domanda. Innanzitutto il clima. L’estate ha regalato giornate di gran caldo ma si prosegue con una generale instabilità.

Il secondo fattore che grava sul settore è ovviamente quello del calo dei turisti in Italia. Al momento si muovono pochi italiani e gli stranieri sono merce rara.

Il bilancio, alla fine dell’estate 2020, rischia di essere drammatico per un settore che rappresenta un vanto per l’Italia. Il gelato artigianale è riconosciuto come un’arte e gli italiani fanno scuola.

“A pesare è stato sicuramente il clima pazzo con il maltempo che ha colpito a macchia di leopardo ma soprattutto il bilancio turistico nazionale del mese di giugno che fa segnare più di 10 milioni di turisti italiani e stranieri in meno lungo la Penisola con un impatto devastante sull’indotto, dalla ristorazione all’ospitalità fino ai gelati. E per luglio secondo l’analisi Coldiretti/Ixe’ sono 13,5 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza, con un calo del 23% rispetto allo scorso anno al quale si aggiunge il mancato arrivo degli stranieri dai paesi extracomunitari come Usa e Cina per i quali resta in vigore l’isolamento fiduciario e la sorveglianza sanitaria nonostante l’apertura delle frontiere Ue dal primo luglio, mentre sono ancora timidi i segnali per gli arrivi dall’Unione Europea“.