I numeri dell’emergenza coronavirus, il punto della settimana

I numeri dell’emergenza coronavirus, il punto della settimana

Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 30 novembre al 6 dicembre. La curva rallenta, diminuiscono i ricoveri.

ROMA – Coronavirus, l’andamento dell’epidemia dal 30 novembre al 6 dicembre. Nuovo leggero rallentamento della curva in Italia. I numeri continuano ad essere molto più bassi rispetto alle settimane precedente. In particolare, si riduce la pressione sui servizi sanitari.

Coronavirus in Italia, l’andamento dal 30 novembre al 6 dicembre

Sono 143.659 i nuovi casi registrati nell’ultima settimana, a fronte di 1.317.771 tamponi. Dati che hanno portato il tasso di positività al 10,9% (il precedente era del 12,3%). Un rallentamento importante che sembra essere destinato a continuare nelle prossime settimane, con la speranza di tutti è di vederlo al di sotto delle due cifre già la prossima domenica.

Continua a diminuire la pressione sui servizi sanitari. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 299 in meno (la scorsa settimana il numero era diminuito di 79 unità). Importante anche il calo dei ricoveri ordinari: 2489 unità (1.400 la settimana scorsa).

L’unico dato a crescere è quello dei decessi. Nell’ultima settimana i morti sono stati 5.174, un numero cresciuto di meno 100 unità rispetto a sette giorni fa.

Coronavirus

Coronavirus in Italia, numeri in diminuzione

Numeri in diminuzione in Italia. Dopo ave raggiunto il picco, la situazione nel nostro Paese sembra essere in miglioramento. Il tasso di positività è in continua diminuzione come la pressione sui servizi sanitari. Un dato destinato a ridursi nelle prossime settimane visto anche dato Rt che è sotto a 1.

L’unico numero in aumento resta quello dei decessi. Da ribadire, però, che la crescita avviene ad un ritmo inferiore rispetto a quello delle settimane precedenti. E presto anche in questo caso si avrà una riduzione dei numeri. Non ci dovrebbero essere particolari novità dal punto di vista dei decreti con il Governo che ha intenzione di aspettare dopo l’Epifania per valutare possibili allentamenti delle misure e delle riaperture nel nostro Paese.