Coronavirus, assembramenti nelle vie dello shopping. A Roma chiusa via del Corso. A Milano code sui marciapiedi e metropolitane.
ROMA – Coronavirus, assembramenti nelle vie dello shopping delle principali città italiane. Nell’ultimo weekend libero prima dell’entrata in zona rossa, molti cittadini sono andati a completare le ultime compere prima del Natale.
Una situazione molto simile in tette le grandi città d’Italia. A Roma è stata chiusa via del Corso per consentire alle persone di defluire. A Milano code sui marciapiedi e nelle metropolitane.
Da Roma a Milano, assembramenti nelle vie dello shopping
A Roma chiusa via del Corso per assembramenti. Centinaia di cittadini hanno invaso una delle zone più frequentate in questo periodo per completare gli acquisti in via del Natale. Per consentire alle persone di defluire la polizia locale ha deciso di bloccare gli ingressi e chiudere le stazioni della metropolitana di Spagna e Flaminio.
Un sabato di shopping anche a Milano. Affollate le vie centrali del capoluogo lombardo. Registrate code sui marciapiedi e nelle metropolitane. Anche a Torino assembramenti nelle strade della città. Le situazioni più critiche sono state registrate nelle prime ore di questo 19 dicembre. E la domenica, l’ultima prima di entrare in zona rossa, si preannuncia molto calda per quanto riguarda gli assembramenti nelle zone dello shopping. Ma la situazione è più o meno la stessa anche guardando Cagliari e a Pescara, tanto per fare due esempi.
A Napoli protesta dei ristoratori
Shopping e proteste a Napoli. I ristoratori sono scesi in strada per contestare la decisione del governatore De Luca di confermare la zona arancione fino al 24 dicembre.
Una ordinanza che non consente ai locali di riaprire per quattro giorni. Possibile un passo indietro nelle prossime ore, anche se il presidente della Regione in questa pandemia si è sempre distinto per misure molto più dure rispetto a quelle nazionali. In questo caso nessuna apertura per ristoranti e locali. Decisione che ha portato gli imprenditori a scendere in piazza per protestare contro questa ordinanza.