Allarme Coronavirus in Lombardia. Tre casi registrati, si teme una diffusione capillare tra Codogno e Castiglione d’Adda.
Il Coronavirus paralizza la regione Lombardia mettendo in isolamento due paesi. L’allarme è scattato dopodiversi casi di contagio in poche ore. Le autorità hanno disposto un periodo di quarantena per le persone che hanno avuto contatti con i soggetti positivi ai test
Coronavirus, 16 i casi in Lombardia
Un uomo di trentotto anni, positivo al coronavirus, è in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Codogno, nel Lodigiano. In un primo momento è stato ipotizzato che il contagio fosse avvenuto per i contatti con un amico rientrato dalla Cina tra fine gennaio e inizio febbraio.
A stretto giro è arrivata la notizia di altri due casi di contagio. Si tratta della moglie del trentottenne, che aspetta un bambino, e di un amico. A questi si aggiungono altri due amici.
Tutti i ricoverati, ad eccezione della moglie del trentottenne, sono in gravi condizioni.
Nel pomeriggio è salito a 15 il numero delle persone positive al Coronavirus in Lombardia. A queste si aggiungono due casi accertati a Padova, uno dei contagiati è morto nella tarda serata di venerdì.
Gli spostamenti del trentottenne
Le autorità sono riuscite a ricostruire gli spostamenti del 38enne ricoverato in terapia intensiva. Nei giorni prima del ricovero in ospedale ha svolto attività fisica, si è recato regolarmente a lavoro, ha partecipato a tre cene e avrebbe giocato a pallone.
Si ritiene che l’uomo, insieme con sua moglie, possa aver avuto potenzialmente contatti con centinaia di persone.
Disposta la quarantena per chi ha avuto contatti con i soggetti positivi ai test
Diverse persone hanno accusato i sintomi di un possibile contagio. Le autorità stanno provando a ricostruire gli spostamenti e i contatti del caso del 38enne che lavora all’Unilever di Casalpusterlengo. Al momento sessanta persone che hanno avuto contatti con il soggetto sono in quarantena sotto osservazione medica. Duecentocinquanta persone sono in isolamento in attesa dei risultati dei test.
Gli aggiornamenti in conferenza stampa.
Giuseppe Conte, niente panico
Il premier Giuseppe Conte ha invitato gli italiani a non farsi prendere dal panico e di confidare nelle istituzioni.
“La linea di massima precauzione adottata dall’Italia sulla vicenda Coronavirus ci consente di scacciare via qualsiasi allarmismo sociale e qualsiasi panico. Dovete fidarvi di quelle che sono le indicazioni ufficiali del ministero della Salute, abbiamo un comitato tecnico scientifico che ci offre la base tecnica e scientifica di valutazione”.
Castiglione d’Adda e Codogno ‘isolate’ per il Coronavirus
Sul caso è intervenuto anche l’Assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, che in comunicato ha dato le prime indicazioni ai cittadini di Castiglione d’Adda e Codogno.
“Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali. Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio. È attiva da ieri sera una task force regionale che sta operando in stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione Civile. La maggior parte dei contatti delle persone risultate positive al Coronavirus è stata individuata e sottoposta agli accertamenti e alle misure necessarie”.
Codogno, disposta la chiusura delle scuole e dei luoghi di pubblico assemblamento
Con due ordinanze, il sindaco di Codogno ha disposto la chiusura delle scuole e, fino a domenica, la chiusura di “esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico“.
Nove paesi in isolamento
La Regione Lombardia ha disposto l’isolamento dei seguenti comuni:
Codogno
Casalpusterlengo
Maleo
Fombio
Somaglia
Castiglione d’Adda
Bertonico
Castelgerundo
Terranova dei Passerini
Scuole chiuse a Piacenza
A Piacenza e provincia le scuole saranno chiuse sabato 22 febbraio 2020. Una decisione precauzionale che potrebbe essere prolungata anche per i prossimi giorni.
I genitori del 38enne: “Nostro figlio è gravissimo”
“Nostro figlio è gravissimo“, così ai microfoni di Fanpage i genitori del 38enne fanno il punto sulle condizioni di salute dell’uomo. “E’ una cosa penosa – ha detto il padre – non stava già bene ed era ricoverato in reparto“.
“Non si sapeva cosa avesse – ha aggiunto la madre – sembrava un’influenza. Solo quando è stato in sala Rianimazione hanno iniziato ad avere dei sospetti e fatto degli esami. E poi hanno continuato a fare domande su domande e la moglie ha detto ai dottori della cena“.
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