Coronavirus, pubblicata la circolare del ministero della Salute: come cambia la quarantena

Coronavirus, pubblicata la  circolare del ministero della Salute: come cambia la quarantena

Coronavirus, la circolare del ministero della Salute sulla durata della quarantena. Ecco tutte le indicazioni.

ROMA – Coronavirus, la circolare del ministero della Salute sulla durata della quarantena. Dopo il confronto del Cts, il Dicastero ha aggiornato tutte le indicazioni per l’isolamento dei cittadini con Covid-19 e dei loro contatti stretti.

Coronavirus, la circolare del ministero della Salute

Nella circolare sono state confermate le indicazioni arrivate dalla riunione tra Governo e Cts. “Le persone asintomatiche risultate positive – si legge nel documento, riportato dall’Ansapossono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo“.

Leggermente più lungo il percorso delle persone con sintomi che “possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi“.

Quarantena di 14 giorni per i ‘contatti stretti’ dei positivi

Nella Circolare sono state confermate le due settimane di isolamento per le persone che hanno avuto contatti stretti con il positivo “o un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno“.

Le persone che non hanno più sintomi, ma continuano a risultate positive al tampone è previsto il ritorno alla vita di tutti i giorni “dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario e delle persone interessate“.

Test rapidi

Nessuna decisione sui test rapidi. I governatori in pressing sul premier Conte per farli effettuare anche negli ambulatori dei medici di base e dei pediatri. Prima del via libera, però, bisognerà risolvere il problema del trasporto dei tamponi da processare. Possibile un confronto nei prossimi giorni per arrivare alla soluzione.

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