Coronavirus, possibile collaborazione tra Austria e Israele sui vaccini. Kurz: “Non faremo più affidamento sull’Ue”.
ROMA – Coronavirus, possibile collaborazione tra Austria e Israele sui vaccini. La svolta è stata annunciata dallo stesso cancelliere Kurz alla vigilia del viaggio in terra israeliana.
“In futuro – ha detto il leader austriaco, riportato dall’Ansa – non faremo più affidamento sull’Ue. Insieme a Israele nei prossimi anni produrremo dosi di vaccino di seconda generazione per ulteriori mutazioni del coronavirus e lavoreremo insieme alla ricerca di opzione di trattamento […]“.
La replica dell’Unione Europea
Nessuna critica da parte di Bruxelles, ma una risposta molto diplomatica. “Gli Stati membri hanno sempre avuto la possibilità di chiudere contratti con compagnie che non rientrano nella strategia Ue – ha detto il portavoce della Commissione – il virus colpisce tutto il mondo e gli approcci diversi sono sempre ben accolti […]. E’ sempre bene imparare dalle pratiche di altri Paesi ed esplorare opportunità di collaborazione. Non dimentichiamoci che il virus ritiene una risposta globale e che le lezioni di un Paese possono essere di grande aiuto. La Commissione è sicuramente interessata ad imparare da Austria, Danimarca e Israele. Questo può aggiungere valore alla strategia dei vaccini dell’Ue e alla missione dell’incubatore Hera […]“.
Joe Biden mette d’accordo due Big Pharma per aumentare la produzione
Negli Stati Uniti, intanto, Joe Biden è riuscito a mettere d’accordo due Big Pharma come Johnson&Johnson e Merck per aumentare la produzione dei vaccini.
Un’intesa mai raggiunta ad oggi e che potrebbe portare presto fuori dalla pandemia gli Usa. Una accelerazione che sarà decisiva per il ritorno alla normalità prima del previsto. Intanto, iniziano a diminuire le restrizioni a New York. Da venerdì 5 marzo riapriranno i cinema. Una prima fase importante per far respirare l’economia e consentire una ripartenza dopo oltre un anno di un settore messo in ginocchio dall’emergenza coronavirus.