Coronavirus, come riaprire le aziende? Le ipotesi al vaglio

Emergenza coronavirus, come riaprire le aziende in massima sicurezza per i dipendenti (ma non solo). Le ipotesi al vaglio degli esperti.

Le aziende devono riaprire nonostante l’emergenza coronavirus. Garantendo la massima sicurezza ai dipendenti, ovviamente. Le difficoltà sono tante ma alcuni settori strategici – si parla di moda ed auto ad esempio – devono ripartire nel minor tempo possibile. Probabilmente prima della fine di aprile. Ma come fare a vincere questa corsa contro il tempo e contro il virus?

Coronavirus, come riaprire le aziende? Le ipotesi

Il primo strumento per la ripresa delle attività sarà lo smart working. In queste settimane l’Italia del lavoro ha dovuto fare ricorso a una nuova modalità di lavoro che in molti paesi europei è ormai una conquista consolidata delle aziende e dei dipendenti.

Lo smart working

Nei primi mesi della riapertura lo smart working potrebbe essere obbligatorio in alcune condizioni, ad esempio per le aziende che hanno na considerevole densità di dipendenti in una sede lavorativa.

Non è da escludere che possa essere concessa ai dipendenti stessi la facoltà di richiedere l’attivazione dello smart working.

Ingressi scaglionati negli uffici?

Il secondo strumento per evitare assembramenti negli uffici potrebbe essere quello degli orari di ingresso, che potrebbero essere scaglionati. In questo modo nelle singole aziende si eviterebbe afflussi considerevoli. Inoltre una strategia del genere potrebbe ridurre la pressione anche sul trasporto pubblico, difficile da garantire con la massima efficienza osservando le norme di sicurezza contro il contagio.

fonte foto: stocksnap.io/photo/LEJ7HJ5BEA

I test sierologici e il patentino di immunità

Nella seconda fase dovrebbero avere un ruolo centrale dei test sierologici per il conseguimento del patentino di immunità. Serve trovare uno strumento che possa essere considerato affidabile, altrimenti il rischio è quello di dare il via libera a persone potenzialmente contagiose o potenzialmente esposte al contagio.