Coronavirus, coprifuoco anche nel Lazio

Coronavirus, coprifuoco anche nel Lazio

Coprifuoco nel Lazio dalle 24 alle 5. Per i licei e le università rinforzata la didattica a distanza.

ROMA – Coronavirus, coprifuoco nel Lazio. Il governatore Zingaretti ha firmato un’ordinanza per chiudere la regione dalle 24 alle 5 da venerdì 23 ottobre 2020. In arrivo, quindi, una autocertificazione per tutte le persone che dopo la mezzanotte si troveranno a circolare per strada, pena sanzioni che vanno dei 400 ai 3000 euro.

Coronavirus nel Lazio, l’ordinanza di Zingaretti

Il Lazio è pronto ad una stretta per piegare la curva dei contagi da Covid-19. Una delle novità più importanti riguarda il coprifuoco dalle 24 alle 5. Destinata a ritornare, quindi, l’autocertificazione per giustificare gli spostamenti da mezzanotte.

L’altra misura che definita dalla Pisana è quella della didattica a distanza per licei (almeno il 50% deve restare a casa) e università (remoto per il 75% degli iscritti, escluse le matricole). Non ci sono altri provvedimenti in questa ordinanza, ma non si escludono ulteriori strette nei prossimi giorni. Molto dipenderà dall’andamento dei contagi. Nessuna situazione critica, al momento, ma l’attenzione resta molto alta in tutta la regione.

Nicola Zingaretti

Coronavirus nel Lazio, il bollettino del 21 ottobre

Rallenta leggermente la curva nel Lazio. Sono 1.219 i contagi nelle ultime 24 ore. Di questi 543 a Roma (-82 unità rispetto alla giornata precedente). In leggero aumento, invece, i decessi.

Numeri che potrebbero crescere nelle prossime ore, come precisato dall’assessore D’Amato, riportato da La Repubblica: “Ci aspettiamo un incremento del valore RT soprattutto nelle province. Roma sta tenendo“. Una situazione, dunque, che sembra essere ancora sotto controllo, ma l’attenzione resta alta per non fare un passo indietro come in Lombardia e in Campania.

D’Amato: “Sono giorni difficili”

Apprensione alla Pisana per un possibile incremento dei casi. “Queste sono le giornate più difficili, occorre rigore e rispetto del distanziamento“, le parole dell’assessore D’Amato.

I numeri continuano ad essere sotto controllo, ma a preoccupare è il costante aumento della pressione sui servizi sanitari.

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