I dati Istat sull’inflazione nel mese di marzo. Registrato un leggero rallentamento rispetto a febbraio.
ROMA – Leggero aumento dell’inflazione nel mese di marzo secondo i dati Istat. Il rapporto pubblicato dall’Istituto di Statistica ha evidenziato una crescita del +0,1% su base mensile e su base annua rispetto al +0,3% del mese precedente.
La decelerazione, si specifica nello studio, è imputabile in particolare alla dinamica dei prezzi dei Beni non regolamentati che hanno registrato un -2,7% rispetto al +1,2% e a quello dei servizi che rallentano la loro corsa.
Rallenta l’andamento dei prezzi
Piccola frenata anche per quanto riguarda l’andamento dei prezzi nel mese di marzo. Il lockdown ha portato ad un rallentamento rispetto al mese di febbraio. I beni alimentari, per la cura della casa e della persona, per esempio, hanno registrato un +0,3% rispetto al +1% del mese scorso. Lo stesso vale anche per i prodotti ad alta frequenza di acquisto con un +0,6% in confronto al +0,8% di febbraio.
L’allarme di Coldiretti sui prezzi
I dati Istat sono stati analizzati anche da Coldiretti che ha lanciato l’allarme per quanto riguarda l’incremento dei prezzi di frutta e verdura. La media della crescita è stata del 3,7% ma ci sono stati prodotti come mele e patate che hanno raggiunto e superato il 4%.
Inoltre, l’associazione ha denunciato le difficoltà delle aziende agricole “anche per il cambiamento delle modalità di acquisto con gli aumenti mensili della spesa che vanno dal +14% per la frutta al +24% per gli ortaggi nei supermercati che non hanno compensato le perdite all’estero e nella ristorazione. Con l’avanzare della stagione a rischio c’è più di un quarto del Made in Italy a tavola che viene raccolto da mani straniere che arrivano ogni anno dall’estero, fornendo il 27% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore“.
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fonte foto copertina https://www.facebook.com/IstatCensimentiGiornoDopoGiorno