Coronavirus, dove si ammalano le persone? I luoghi e le attività ‘a rischio’

Coronavirus, dove si ammalano le persone? I luoghi e le attività ‘a rischio’

Lo studio di Bromage sul coronavirus: dove si ammalano le persone? Quali sono i locali e le attività più a rischio?

Erin S. Bromage, professore associato di Biologia presso l’Università del Massachusetts a Dartmouth, ha pubblicato sul sito erinbromage.com un’analisi sui rischi legati al coronavirus illustrando quelli che sono gli ambienti dove aumentano i rischi di contagi. Lo studio in questione è stato ripreso dal New York Times e, in Italia, dal Corriere della Sera.

Di seguito lo studio di Bromage come pubblicato sul sito erinbromage.com.

Coronavirus, dove si ammalano le persone?

Lo studio analizza il rischio legato ai contagi evidenziando quelli che sono i luoghi a rischio. In altre parole i posti dove ci si ammala di più, o meglio, dove è più facile contrarre il virus.

Bromage evidenzia come la maggior parte delle persone viene infettata a casa, uno dei principali centri di contagio. Un membro del nucleo familiare contrae il virus all’esterno e poi lo diffonde tra i propri cari. Ma questo non fa che spostare il problema. Dove si rischia maggiormente di contrarre il virus all’esterno?

I principali focolai

Lo studio di Bromage evidenzia che i focolai principali si verificano sono nelle carceri, in occasione delle cerimonie religiose e in determinati luoghi di lavoro, come impianti di confezionamento di carne e call center.

Attività e locali a rischio

Ma non solo. Riportando esempi reali, l’analisi evidenzia anche altri luoghi a rischio. Uno di questi è il ristorante, dove le persone restano a distanza ravvicinata per un periodo di tempo abbastanza lungo (difficilmente meno di un’ora). Senza un ricambio di aria naturale consigliato ad esempio dalle linee guida dell’Inail per i locali italiani, si rischia una considerevole diffusione del virus.

Un’attività considerata rischiosa, in base allo studio, è quella del coro. Nonostante le precauzioni, il rischio di contagio resta elevato nel caso in cui uno dei membri sia asintomatico o partecipi all’attività ignorando i sintomi.

Anche l’attività sportiva indoor, al chiuso, se non si prendono le adeguate precauzioni, rischia di diventare rischiosa in termini di diffusione del coronavirus.

Coronavirus

Le linee generali

In linea generale, aumentano i rischi di contagio in ogni luogo chiuso, “con scarsa circolazione dell’aria e alta densità di persone”.