Coronavirus e fase 2, la preoccupazione del Professor Galli del Sacco di Milano: “Il 4 maggio è una data a gravissimo rischio”
Intervenuto ai microfoni de il Fatto Quotidiano, il Professor Galli del Sacco di Milano non ha nascosto la sua preoccupazione per la riapertura fissata il prossimo 4 maggio, ‘una data a rischio‘.
Coronavirus, Galli sulla fase 2: “Il 4 maggio è una data ad altissimo rischio”
“Qui stiamo parlando di riaprire il 4 maggio, una data a gravissimo rischio che lo diventa dieci volte di più se non mettiamo in campo misure su base aziendale“, ha dichiarato Galli tirando il freno all’ondata di ottimismo dilagante.
Due criticità in vista della fase 2
Per Galli la riapertura in tempi brevi è complicata da almeno due fattori: il primo “è che non abbiamo un’organizzazione per fare a breve termine la veni-puntura a tutti i lavoratori”, il secondo è che “non abbiamo nessun test sierologico la cui positività che garantisca l’assenza di virus nei secreti del malato”.
“Non si possono mettere in poche settimane milioni di italiani in fila per la puntura del braccio per poi portare il campione in laboratorio“, aggiunge Galli.
La posizione del governo
È evidente che anche il governo, supportato dalla task force e soprattutto dal Comitato Tecnico Scientifico, sia a conoscenza dei rischi indicati da Galli. Per Conte però esiste anche un problema sociale. Per non parlare poi di quello economico. I numeri e le regole scientifiche consiglierebbero regole stringenti e mobilità limitata ancora a lungo. Ma il Paese deve ripartire in tutti i suoi aspetti. Quindi bisognerà preparare un piano per convivere con il coronavirus. Impresa non semplice ma probabilmente necessaria.
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