Coronavirus, la Germania acquista gli anticorpi monoclonali utilizzati per curare Trump

Coronavirus, la Germania acquista gli anticorpi monoclonali utilizzati per curare Trump

La Germania ha acquistato gli anticorpi monoclonali utilizzati per curare Trump. Si attende il via libera dell’Ema.

BERLINO (GERMANIA) – In Germania presto al via la cura con anticorpi monoclonali. Il ministro della Salute, riportato dall’Agi, ha annunciato l’acquisto di 200mila dosi del cocktail sperimentale utilizzato per curare Donald Trump.

La cura sarà affidata nelle prossime settimane agli ospedali universitari per iniziare a curare tutti i positivi al coronavirus. Non ci sarà, comunque, nessun utilizzo prima dell’approvazione da parte dell’Ema.

Garattini: “Bene la Germania, ora l’ok dell’Ema”

La notizia è stata commentata all’Agi da Angelo Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri: “Berlino ha fatto bene ad acquistare il cocktail di anticorpi monoclonali utilizzati per curare Trump. Senza l’ok dell’Ema questi potranno essere usati solo per scopo di ricerca. Si tratta di prodotti che non agiscono in modo preventivo come i vaccini ma in alcuni stadi della malattia. Sono utili a curare il Covid, visto che non ci sono altri rimedi. Si tratta delle armi che abbiamo a disposizione per contrastare il coronavirus […]. Prima di utilizzarli serve l’ok dell’Ema. E’ necessario in queste settimane completare i trial e verificare se da tutti questi studi si riesce a trovare un farmaco che sia effettivamente efficace contro il Covid che abbia l’autorizzazione dell’Ema“.

L’Unione Europea corre ai ripari?

La Germania è il primo Paese a muoversi in questo senso. Possibile un intervento nelle prossime settimane da parte dell’Unione Europea per garantire un acquisto degli anticorpi monoclonali visto il prezzo molto alto.

Non si esclude, però, altri Stati membri decidano di anticipare Bruxelles e assicurarsi un numero importante in attesa dell’Ema. Si tratta di un’arma in più per contrastare il coronavirus, soprattutto in questo momento di ritardi registrati con i vaccini. Un passo in più verso il ritorno alla normalità, tanto atteso dai cittadini dopo un 2020 molto complicato.