Giornalista aggredita in Sicilia per aver filmato lo sgombero di una tendopoli in spiaggia.
PALERMO – Giornalista aggredita in Sicilia per aver filmato lo sgombero di una tendopoli alle porte di Palermo. Secondo quanto raccontato da La Repubblica, la cronista si trovava insieme ad un’amica sulle spiagge di Barcarello per riprendere un blitz delle forze dell’ordine nei confronti di un gruppo di una trentina di persone che si erano riunite.
Da qui è partita l’aggressione con i carabinieri che sono riusciti a portare in salvo la giornalista. Aperta un’indagine per ricostruire meglio quanto accaduto.
Il racconto della giornalista
La giornalista ha raccontato nei dettagli quanto successo: “In tanti anni di attività non avevo mai visto una cosa così. La rabbia, la violenza senza motivo sfogata senza remore. Quello che ferisce di più, però, è stata l’indifferenza di tanti che hanno assistito alla scena. Ho chiesto aiuto, mi hanno detto di no […]. Contro di me anche testate. Sono piena di lividi ed escoriazioni […]. Noi siamo scappate e abbiamo raggiunto il Pronto Soccorso dove ci hanno visitato. Abbiamo una prognosi di cinque giorni, ma io dovrò fare degli accertamenti perché ho molti dolori al torace. I carabinieri poi ci hanno rintracciato e abbiamo spiegato cosa era accaduto“.
Lo sgombero
Lo sgombero a Palermo da parte delle forze dell’ordine è avvenuto nei giorni di Ferragosto. Un gruppo di trenta persone che si è riunito in una tendopoli in spiaggia.
Immediata l’operazione delle forze dell’ordine impegnata nei controlli per il rispetto delle norme anti-Covid. La giornalista si trovava sul posto e stava riprendendo lo sgombero. Video che ha portato all’aggressione da parte delle persone coinvolte con i carabinieri che sono intervenuti per difendere la cronista. E’ stata aperta un’inchiesta per cercare di ricostruire meglio l’accaduto e rintracciare i responsabili di questa vicenda.