Coronavirus, il distanziamento (quasi) impossibile sui mezzi pubblici e nelle stazioni

Coronavirus, il distanziamento (quasi) impossibile sui mezzi pubblici e nelle stazioni

Coronavirus in Italia, sui mezzi pubblici la distanza di sicurezza quasi impossibile da mantenere (soprattutto nelle ore di punta).

Arrivati all’inizio del mese di ottobre, i mezzi pubblici continuano a rappresentare un nodo critico in ottica coronavirus. Basta girare per le città – o andare alla ricerca di testimonianze sulla rete – per rendersi conto che il distanziamento necessario per contrastare la diffusione del Covid spesso viene meno. Pericolosamente.

Metropolitana

Coronavirus, il problema dei mezzi di trasporto pubblici

Si tratta di un problema che interessa tutte grandi città italiane, con poche eccezioni. I protocolli sono stati concordati, le regole ci sono, vengono (spesso) osservate ma tutto questo non basta ad evitare pericolosi assembramenti.

A Roma basta andare nei pressi della stazione Termini per rendersi conto che sui mezzi di trasporto la distanza di sicurezza tra i passeggeri spesso non viene rispettata. Alla fermata degli autobus le persone tengono la distanza, ma a bordo del mezzo la situazione è decisamente più complessa.

Spostandoci a Milano, negli ultimi giorni ha fatto il giro della rete lo scatto di De Chirico che ha mostrato la situazione in una stazione della metro. La società dei trasporti ha fatto sapere che i numeri erano quelli consentiti dai protocolli ma che inevitabilmente in determinate occasioni, come ad esempio nelle stazioni, si possano creare situazioni di assembramento.

Sui treni regionali la situazione non è migliore. Diverse foto postate sui social mostrano le persone a pochissimi centimetri di distanza tra loro. Tutte con le mascherine, a dire il vero, ma il rischio di trasmettere/contrarre il virus aumenta in maniera esponenziale.

Aumentare le corse o ridurre il numero di passeggeri?

Anche governo ed esperti del Cts sono consapevoli che la situazione è delicata. E come spesso accade le fazioni sono due. Una chiede di abbassare il limite massimo di passeggeri che possono viaggiare sui mezzi, l’altra chiede che vengano aumentate le corse. Due soluzioni con conseguenze difficili da gestire e non semplici da attuare.