Coronavirus, 16.079 e 136 morti nelle ultime 24 ore. Rivolta migranti in un centro di accoglienza

Coronavirus, 16.079 e 136 morti nelle ultime 24 ore. Rivolta migranti in un centro di accoglienza

Coronavirus in Italia, il bollettino del 22 ottobre. Nuovo record di contagi in un giorno nel nostro Paese.

ROMA – Coronavirus in Italia, il bollettino del 22 ottobre: non rallenta la curva nel nostro Paese. Sono 16.079 i positivi registrati nelle ultime 24 ore, con la percentuale tra casi e test del 9,4% (mercoledì era dell’8,5%). L’aumento è strettamente legato ad un leggero calo dei tamponi (circa 7mila in meno rispetto al giorno precedente).

Continua a salire la pressione sui servizi sanitari. Al 22 ottobre i pazienti in terapia intensiva sono 992, i ricoveri ordinari 9.694. Da precisare che si tratta di una crescita stabile per quanto riguarda le rianimazioni, mentre per il secondo giorno consecutivo diminuisce l’aumento degli arrivi in ospedale. Aumentano, invece, i decessi: 136 nelle ultime 24 ore. Numeri destinati a crescere nelle prossime settimane.

Coronavirus, i dati della Fondazione Gimbe

Una situazione in Italia che sembra essere sfuggita di mano, almeno secondo l’ultimo monitoraggio della Fondazione Gimbe (14-20 ottobre 2020). I nuovi casi sono passati da 35.204 a 68.982, con il rapporto tra test e casi positivi del 10,9%.

Preoccupa la crescita dei pazienti in terapia intensiva. Il numero in una settimana è aumentata del 63%. Andamento che, secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, chiede delle misure più rigorose “per circoscrivere tempestivamente tutti i focolai e arginare il contagio diffuso“.

Coronavirus

Rivolta migranti in un centro di accoglienza di Roma

L’aumento dei casi del coronavirus aumenta il rischio di proteste sociali. Attimi di tensione, come riportato dall’AdnKronos, sono stati registrati in un centro di accoglienza a Roma.

Gli immigranti hanno sequestrato i dipendenti della cooperativa. Sul posto si sono recati gli agenti di polizia per cercare di riportare la situazione alla normalità. Alla base della protesta il no dell’Asl al permesso richiesto per uscire. Un divieto dovuto alla presenza tra loro di positivi. Episodi che ormai sono ormai all’ordine del giorno nel nostro Paese.