Coronavirus in Italia, nessun giallo sul numero dei decessi. I dati divergono ma c’è un motivo

Coronavirus in Italia, nessun giallo sul numero dei decessi. I dati divergono ma c’è un motivo

Emergenza coronavirus, sui decessi i numeri del Ministero della Salute e quelli del Dipartimento della Protezione Civile non coincidono.

Il Corriere della sera evidenzia un’anomalia nel conteggio dei decessi per coronavirus. Stando a quanto evidenziato dal quotidiano, numeri alla mano, il Ministero della Salute conteggia 1.390 decessi meno rispetto a quelli conteggiati dalla Protezione Civile, che nel suo bollettino quotidiano comunica i dati forniti proprio dal Ministero della Salute. Ma come evidenziato proprio dall’Iss c’è un motivo tecnico che spiega la differenza.

Coronavirus, il presunto caso sul conteggio dei decessi

La divergenza emerge nell’analisi delle tabelle del 21 maggio. Come noto i dati a disposizione sono due al momento. Il primo è quello classico, il bollettino giornaliero a cura del Dipartimento della Protezione Civile, il secondo è il report settimanale che tiene conto dei famosi 21 parametri tra cui l’Rt.

Per quanto riguarda il 21 maggio, nella tabella del monitoraggio sono registrati 31.096 decessi, mentre in quella della Protezione Civile ne sono conteggiati 32.486.

fonte foto comunicato stampa

La spiegazione: “La differenza è attesa ed in linea tra i due sistemi di raccolta dati”

La risposta, come riportato dal Corriere della Sera, arriva proprio dall’Istituto Superiore di Sanità

I morti riportati nel bollettino settimanale sono basati sul flusso sorveglianza integrata covid-19 dell’ISS. Questo raccoglie per ciascuna persona diagnosticata con covid-19 varie informazioni tra cui la data di decesso. Tali informazioni individuali hanno un ritardo rispetto a quelle comunicate tempestivamente alla protezione civile. I dati del bollettino di ieri inoltre riferivano ai dati estratti giovedì 21 e ricevuti mercoledì. La differenza è quindi attesa ed in linea tra i due sistemi di raccolta dati“.