Coronavirus, Locatelli: “Due vaccini in arrivo. Dal 15 gennaio le prime somministrazioni”

Coronavirus, Locatelli: “Due vaccini in arrivo. Dal 15 gennaio le prime somministrazioni”

Locatelli a ‘Che tempo che fa’: “Credo che la prossima settimana due vaccini saranno sottoposti all’approvazione dell’Ema”.

ROMA – Intervenuto ai microfoni di Che tempo che fa, Franco Locatelli ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus in Italia: “Credo che la prossima settimana due vaccini che usano la metodologia dell’Rna virale saranno sottoposti all’approvazione dell’Ema e che potremmo avere i primi due sieri come regalo di Natale. Dal 15 gennaio potranno partire le prime somministrazioni per le categorie più esposte“.

Locatelli: “I numeri sono in miglioramento”

Una situazione in Italia che sembra essere in netto miglioramento: “Stiamo osservando – ha ammesso Locatelli, riportato da La Repubblicaquelli che potremo definire degli spiragli di luce che devono illuminare coscienze e intelligente. E’ indubitabile che i numeri sono in netto miglioramento. Basta confrontare con i dati di una settimana fa. Il tasso di positiva era al 15% e la pressione sui servizi sanitari […]“.

Il presidente del Css ha bocciato l’ipotesi di una zona bianca e sul Natale ha assicurato: “Non mancherà la sensibilità a chi ha il titolo e l’onere di decidere per riuscire a contemperare quella che potrebbe essere una tutela degli incontri con gli affetti più cari“.

archivio Image / Cronaca / Franco Locatelli / foto Clemente Marmorino/Image

Anelli: “Aumentano i contagi e i decessi tra i medici”

L’aumento dei contagi ha portato ad una nuova impennata dei decessi tra i medici: “I numeri sono ripresi a salire – ha detto Filippo Anelli, numero uno della categoria – conto 221 nomi […]. L’altra preoccupazione che abbiamo espresso al ministro Speranza riguarda la salute dei cittadini. La pressione sugli ospedali, che fortunatamente sta calando in molte regioni, porta a trascurare la cura per le altre patologie, peggiorando gli indicatori sugli esiti. Dopo la pandemia temo che, alle vittime del Covid dovremo aggiungere quelle per le patologie oncologiche, cardiovascolari, per i traumi e per le malattie croniche curate in ritardo“.

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