Coronavirus, ipotesi scostamento di bilancio da 20 miliardi. Gualtieri: “Debito si cancella con crescita”

Coronavirus, ipotesi scostamento di bilancio da 20 miliardi. Gualtieri: “Debito si cancella con crescita”

Coronavirus, ipotesi un nuovo scostamento di bilancio da 20 miliardi per un decreto ristori ter.

ROMA – Il Governo pensa ad uno scostamento di bilancio da 20 miliardi per un decreto ristori ter. E non si esclude un ulteriore passaggio in Parlamento per chiedere un quarto deficit di misura inferiore per stanziare altre risorse da mettere a disposizione del Paese.

I ragionamenti sono in corso a Palazzo Chigi. Il nuovo deficit per il via libera deve avere la maggioranza assoluta in Parlamento. I numeri in Senato sono minimi e non ci possono essere passi falsi. Il premier spera in un voto favorevole anche delle opposizioni, ma Lega e Fratelli d’Italia hanno ribadito il loro no ad un nuovo scostamento di bilancio al buio.

Gualtieri: “Il debito si cancella con la crescita”

Il ministro Gualtieri, intervenuto al Welfare Italia Forum, ha commentato la proposta di Sassoli di cancellare il debito per la crisi pandemia: “Per me il miglior modo per farlo è con la crescita economica – ha assicurato il titolare del Mef, riportato da La Repubblicaed è ciò che l’Italia si è impegnata a fare delineando una prospettiva di finanza pubblica di medio termine ambiziosa“.

E sul Mes ha aggiunto: “Abbiamo opinioni diverse nella maggioranza, ed essendo necessaria una maggioranza parlamentare questo non ha consentito di accedere a questa linea di finanziamento e avere un risparmio di circa 300 milioni l’anno di risparmio di interesse“.

Roberto Gualtieri

Istat, crollano gli occupati nel commercio

Sono stati pubblicati i nuovi dati Istat sugli occupati nel commercio nel secondo trimestre. Come scritto dall’Ansa, che riporta il rapporto dell’Istituto, le persone con un impiego in questo settore sono diminuite di 191mila unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Gli occupati ultracinquantenni sono calati dell’1,6%. Un dato minore rispetto alla fascia di età tra i 35 e i 49 anni (-8,7%) e dei giovani (-6,4%).