Coronavirus, Italia verso lo ‘scenario 4’. Possibili nuove restrizioni, lockdown più vicino

Coronavirus, Italia verso lo ‘scenario 4’. Possibili nuove restrizioni, lockdown più vicino

Coronavirus, Italia verso lo ‘scenario 4’. Possibili misure immediate per evitare un lockdown generalizzato.

ROMA – Coronavirus, Italia verso lo ‘scenario 4’. Nelle prossime ore è atteso il nuovo monitoraggio dell’Iss. Dati che, come scritto dal Corriere della Sera, potrebbero portare a nuove misure da parte del Governo. Nessun lockdown generalizzato (al momento), ma chiusure localizzate e possibile coprifuoco in Italia.

La situazione nel nostro Paese è in continua evoluzione, anche se da parte di Palazzo Chigi c’è intenzione di aspettare ancora qualche giorno prima di prendere misure che potrebbero essere più drastiche o comunque più restrittive.

Coronavirus, Italia verso lo ‘scenario 4’: le possibili misure

Andiamo a vedere le misure che potrebbero essere prese nelle prossime ore dal Governo insieme alle Regioni. Come detto, si dovrebbe trattare di chiusure localizzate e non generalizzate.

Rt sopra 2

Gli occhi sono puntati sulle regioni con Rt sopra 2. Al 24 ottobre erano Piemonte, Bolzano e Valle d’Aosta. Per queste zone possibile un lockdown locale.

Rt sopra 1,5

Si prospettano chiusure anche per chi ha un Rt sopra l’1,5. Un dato che potrebbe essere raggiunto da quasi tutte le regioni. In questo caso, però, non sono escluse differenziazioni in base alla durata di questo indice. Possibili quindi chiusure localizzate (come Napoli e Milano).

Milano coronavirus

Scenario 4

Per l’Italia si avvicina uno scenario 4, l’ultimo previsto dall’Iss. Il più grave. Per cercare di evitare un lockdown generalizzato, il premier Conte potrebbe decidere di iniziare con delle chiusure localizzate e valutare gli effetti nei successivi dieci giorni. Difficile un nuovo dpcm nelle prossime ore, ma molto dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica.

Al vaglio di Palazzo Chigi una chiusura anticipata dei negozi e il divieto di spostamento tra Regioni. Quest’ultima misura, però, potrebbe essere inserita nelle singole ordinanze locali.

Ogni nuovo provvedimento dovrà ovviamente nascere dal confronto con gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico. Si procederà poi con un dibattito interno al governo e quindi con un confronto questa volta con i Presidenti di Regione.

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