Coronavirus in Italia, le nuove misure entreranno in vigore a partire dal lunedì e non più dalla domenica.
Le nuove misure entreranno in vigore dalla giornata di lunedì e non più dalla domenica: lo aveva anticipato in qualche modo il Ministro della Salute Roberto Speranza e lo ha confermato la ministra delle Autonomie Mariastella Gelmini nel corso del confronto con gli enti locali.
Coronavirus in Italia, le nuove misure entreranno in vigore dal lunedì (e non dalla domenica)
Le restrizioni in questione sono quelle legate al passaggio di una Regione in una fascia di rischio più severa. Il venerdì il Cts presenta i dati del monitoraggio settimanale (ma potrebbe anticipare la presentazione di qualche giorno), il Ministro della Salute Roberto Speranza firma un’ordinanza e stabilisce i nuovi colori delle regioni. Chi passa dalla zona gialla alla zona Arancione deve chiudere. Chi passa dalla zona arancione alla zona rossa sostanzialmente finisce in lockdown.
Nelle ultime settimane però le ordinanze del ministro Speranza sono state accompagnate dalle polemiche. A volte entravano in vigore dal lunedì e altre volte entravano in vigore dalla giornata di domenica, quindi poche ore dopo la pubblicazione dell’ordinanza.
Ma c’è di più. In diverse occasioni, le ordinanze che prevedevano uno spostamento generale verso la zona gialla sono entrate in vigore dalla giornata di lunedì. Le ordinanze che disponevano invece il passaggio di diverse regioni in zona arancione entravano sempre in vigore la domenica. Una belle beffa per ristoratori e negozianti che pur essendo nelle condizioni di riaprire hanno perso un intero fine settimana.
Ora le misure legate alle ordinanze del Ministero della Salute entreranno in vigore sempre a partire dalla giornata di lunedì.
Il nuovo decreto
La ministra Gelmini inoltre ha fatto sapere, come riferito da la Repubblica, che “il governo sta lavorando intensamente in queste ore sul nuovo provvedimento anti-Covid i e contiamo di avervi avere nella giornata di domani, con grande anticipo rispetto alla scadenza del 5 marzo, una prima bozza del Dpcm: per l’esecutivo Draghi è fondamentale il confronto costante con le Regioni e anticipare le decisioni, in modo da lasciare ai cittadini il tempo necessario per poter organizzare la propria vita“