‘Misure ancora più restrittive’: Regioni in pressing su Conte

‘Misure ancora più restrittive’: Regioni in pressing su Conte

Emergenza coronavirus, le Regioni chiedono misure più stringenti a Giuseppe Conte. Lavoratori in piazza per manifestare, il premier non cambia rotta.

Le Regioni (soprattutto quelle del Nord) e il Centrodestra chiedono a Giuseppe Conte misure ancora più stringenti per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

Emergenza coronavirus, le Regioni del Nord chiedono misure ancora più stringenti

Non usa mezzi termini il leader della Lega Matteo Salvini, che parla di una vera e propria “guerra“. Sembra decisamente allineato il governatore della Lombardia Fontana, che prova a fare polemica sui media ma ammette che il governo avrebbe potuto fare di più.

In effetti dalle Regioni del Nord arrivano richieste su posti di lavoro (ancora troppi esercizi commerciali non indispensabili sono aperti) sui trasporti pubblici, che andrebbero fermati o regolamentati, e sui parchi pubblici, se secondo molti andrebbero chiusi.

Fonte foto: https://www.facebook.com/fontanaufficiale/

Sale la ‘tensione sociale’, lavoratori in sciopero

Come se non bastasse, il governo deve fare i conti anche con gli scioperi e le lamentele delle persone ancora tenute ad andare a lavoro. Sono operai, farmacisti, commessi, rider che fanno consegne a domicilio. A lavoro non ci vogliono andare in quanto non ci sarebbero le condizioni di sicurezza necessarie.

Sciopero manifestazione

Giuseppe Conte non cambia (almeno per il momento)

Al momento Giuseppe Conte non sembra intenzionato a rimettere mano al decreto. Per quindici giorni circa vuole andare avanti per la strada intrapresa. Saranno i numeri poi a suggerire le modifiche e i cambiamenti opportuni. Se sarà il caso di dare un nuovo giro di vite lo si farà.

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