Coronavirus e criminalità organizzata, Lamorgese scrive ai prefetti: ‘Rischio gravi tensioni sociali, presidiare la legalità’.
Lamorgese, numero uno del Viminale, si rivolge ai prefetti invitandoli a monitorare con la massima attenzione sulla legalità. Il rischio di tensioni sociali e di infiltrazioni mafiose in questo periodo di emergenza sanitaria ed economica considerevole.
Coronavirus e Mafia, la lettera di Lamorgese ai prefetti
“Alle difficoltà delle imprese e del mondo del lavoro potrebbero accompagnarsi gravi tensioni a cui possono fare eco, da un lato, la recrudescenza di tipologie di delittuosità comune e il manifestarsi di focolai di espressione estremistica, dall’altro, il rischio che nelle pieghe dei nuovi bisogni si annidino perniciose opportunità per le organizzazioni criminali”.
Lamorgese invita quindi le forze dell’ordine e le autorità competenti ad aprire un canale di dialogo con le realtà locali. Imprenditori, associazioni di categoria. Tutto deve essere fatto per evitare fratture nel mondo produttivo, Perché tra le crepe, approfittando del malcontento, potrebbe insinuarsi la criminalità organizzata.
La Ministra non esclude quindi tensioni sociali, possibili focolai estremisti e l’azione della criminalità organizzata. Quella del Viminale in questo senso è una sfida delicatissima e di cruciale importanza, forse sottovalutata.
Controlli sul territorio
L’idea è quella di implementare i controlli sul territorio nazionale per avere costantemente sotto controllo il polso della situazione. Le probabili iniziative della criminalità organizzata devono essere prevenute e non combattute quando potrebbe essere troppo tardi.
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