Coronavirus, la nuova ordinanza: 12 Regioni in arancione, tre in zona rossa

Coronavirus, la nuova ordinanza: 12 Regioni in arancione, tre in zona rossa

Coronavirus, Lombardia e Sicilia in zona rossa. Restrizioni anche per la Provincia di Bolzano. In nove passano in arancione.

ROMA – Coronavirus, Lombardia, Sicilia e Provincia di Bolzano in zona rossa. Il nuovo monitoraggio ha confermato una crescita dell’indice Rt nazionale. Le due regioni governate da Fontana e Musumeci e la provincia autonoma sono le uniche che passano in un lockdown leggero per tre settimane.

Per la Sicilia la zona rossa è stata richiesta dalla stessa Regione per fermare la continua crescita di numeri. In arancione, invece, Abruzzo, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Valle D’Aosta, Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. Solo 7 le regioni che continueranno in fascia gialla.

Numeri in aumento, ‘zona bianca’ lontana

I numeri a livello nazionale sono in aumento e nessuna delle regioni, al momento, si avvicina alla tanto attesa zona bianca. Ora si attende il monitoraggio del 22 gennaio per capire cosa cambierà.

Le retrocessioni dovrebbero iniziare dalla settimana successiva, mentre il prossimo venerdì ci potrebbero essere delle promozioni. La Campania rischia un passaggio in zona arancione. Fari puntati anche sulla Toscana. Per quanto riguarda la zona rossa, i numeri parlano di Emilia-Romagna, Umbria e Puglia al limite. Anche se in alcuni casi i dati sembrano essere in discesa rispetto alle scorse settimane.

Coronavirus

Gli effetti del ‘lockdown’ di Natale

In Italia l’epidemia sembra aver raggiunto il plateau. Gli esperti ipotizzano un aumento dei numeri nelle prossime settimane per il periodo natalizio, ma i numeri di questi ultimi giorni confermano una situazione di stabilità soprattutto per quanto riguarda numeri e tasso di positività.

Sembra scendere, dopo un leggero aumento di fine dicembre, la pressione sui servizi sanitari. Come sappiamo, però, gli effetti del periodo natalizio sui decessi e sulle terapie intensive arriveranno solo a fine gennaio. L’attenzione resta molto alta e difficilmente ci saranno allentamenti prima di marzo.

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