Zaia sul coronavirus: “Grazie all’igiene da noi solo pochi casi. Cinesi? Mangiano topi vivi…”

Luca Zaia nella bufera per la sua analisi sulla diffusione del coronavirus: “I cinesi? Li abbiamo visti tutti mangiare topi vivi…”.

Il governatore del Veneto Luca Zaia inciampa sul coronavirus e lo fa con un gaffe che riaccende le polemiche di tipo politico. Parlando dell’emergenza sanitaria che ha investito anche l’Italia, Zaia, ha supposto che la sua Regione sia riuscita a contenere in contagio anche grazie alle abitudini igieniche della popolazione. E i cinesi? “I cinesi mangiano topi vivi“… Insomma, il governatore si è lasciato andare ad una più o meno apprezzabile riflessione sull’epidemia che si è trasformata in un caso politico.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/zaiaufficiale

Coronavirus, l’analisi di Zaia: “I cinesi? Li abbiamo visti tutti mangiare topi vivi…”

Intervenuto ai microfoni di Antenna 3-Nord Est, Luca Zaia ha parlato della diffusione del coronavirus in Italia. Nel corso della sua analisi il numero uno del Veneto ha ipotizzato che il virus si sia diffuso in maniera tanto capillare in Cina a causa delle abitudini igienico-alimentari della popolazione. Tradotto, in Italia siamo abituati a mangiare in modo sano, a lavarci con regolarità, a prestare attenzione alle scadenze. In Cina… “li abbiamo visti tutti mangiare topi vivi…“.

La mentalità che ha il nostro popolo a livello di igiene è quella di farsi la doccia, di lavarsi spesso le mani. L’alimentazione, il frigorifero, le scadenze degli alimenti sono un fatto culturale. La Cina ha pagato un grande conto di questa epidemia che ha avuto perché li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi

Di seguito il video dell’intervento di Zaia

Le scuse di Zaia, “Non ho mai detto che i cinesi non si lavano”

Di fronte alle polemiche che hanno animato il pubblico dibattito, Zaia è tornato sulla questione scusandosi per il malinteso e precisando il suo punto di vista.

Mi spiace che qualcuno abbia montato una polemica su questo, non ho mai detto che i cinesi non si lavano. E mi scuso se ho urtato la sensibilità di qualcuno, anche per i rapporti personali, noti e testimoniati, che ho con la comunità cinese“.