Coronavirus, sequestrate 437 confezioni di farmaci cinesi. A Cosenza indagato medico per aver somministrato il vaccino agli amici

Coronavirus, sequestrate 437 confezioni di farmaci cinesi. A Cosenza indagato medico per aver somministrato il vaccino agli amici

Coronavirus, a Cosenza medico indagato per aver somministrato il vaccino agli amici.

COSENZA – A Cosenza medico indagato per aver somministrato il vaccino contro il coronavirus ad amici. L’inchiesta, come riferito dall’Ansa, è stata aperta dalla Procura di Paola. Sono in corso tutte le verifiche del caso per accertare meglio la vicenda.

Il sanitario avrebbe sottoposto illegittimamente soggetti vicini a lui a tamponi per l’individuazione del Covid-19 nelle strutture da lui dirette. In attesa di ulteriori approfondimenti, il medico ha avuto una interdizione dal lavoro per 12 mesi per l’utilizzo dell’auto di servizio a fini personali.

Sequestrati 437 confezioni di farmaci cinesi

I carabinieri dei Nas hanno sequestrato 437 confezioni di farmaci cinesi illegali per il trattamento da sintomi influenzali venduti come per cure contro il coronavirus.

I farmaci, immessi sul mercato senza autorizzazioni e indicazioni in lingua italiana, sono stati rinvenuti in cinque attività commerciali tra Roma e Prato gestite da cittadini asiatici. Sono in corso tutti gli approfondimenti per accertare quanto accaduto e capire se ci sono altri prodotti simili in circolazione nel nostro Paese. L’attenzione resta massima anche dal parte del Viminale.

Carabinieri

Quattro persone segnalate alle rispettive Procure della Repubblica

Le quattro persone sono state segnalate alle rispettive Procure della Repubblica con l’accusa dell’esercizio abusivo della professione sanitaria di farmacista. I cittadini, infatti, erano privi del titolo abilitativo e hanno avviato un’attività di vendita senza il via libera della Regione.

Il blitz dei carabinieri del Nas ha portato al sequestro dei farmaci che erano in vendita contro il coronavirus. Medicinali che non avevano ricevuto l’ok da parte delle Agenzie del farmaco e soprattutto non erano note le modalità di produzione. Sono in corso tutti gli accertamenti del caso per capire se anche altri farmaci simili sono in commercio. L’attenzione degli inquirenti resta molto alta e, soprattutto, il Viminale ha raccomandato i controlli per evitare altri episodi simili.