Coronavirus, l’Onu chiede la messa al bando globale dei mercati-macello

Coronavirus, l’Onu chiede la messa al bando globale dei mercati-macello

Il capo della Convenzione sulla biodiversità dell’Onu, Elizabeth Maruma Mrema, vuole mettere al bando in tutto il mondo i mercati che vendono animali selvatici vivi.

NEW YORK – L’Onu ha deciso di prendere sul serio la questione dei mercati-macello.

La Convenzione sulla biodiversità dell’Onu

La richiesta è avanzata dal capo della Convenzione sulla biodiversità dell’Onu, Elizabeth Maruma Mrema, per prevenire future pandemie. Mettere al bando in tutto il mondo i mercati che vendono animali selvatici vivi e morti per il consumo umano, come quello di Wuhan, in Cina, che si ritiene sia stato il punto di partenza dell’epidemia di coronavirus.

Mercati-macello al bando

L’Onu ha quindi avanzato la richiesta di vietare i “wet market“, quei mercati presenti soprattutto nei Paesi asiatici, dove vengono venduti vivi e poi macellati animali in condizioni igieniche precarie.

Di seguito un video che mostra l’attività in uno dei mercati in questione.

L’importanza della biodiversità

La Mrema ha inoltre parlato dell’importanza di preservare l’ecosistema: “Preservare ecosistemi e biodiversità ci aiuterà a ridurre la prevalenza di alcune di queste malattie. Il modo in cui coltiviamo e utilizziamo il suolo, in cui proteggiamo gli ecosistemi costieri e in cui trattiamo le nostre foreste rovineranno il futuro o ci aiuteranno a vivere più a lungo“.
La responsabile della biodiversità delle Nazioni Unite, ha quindi lanciato l’allarme: “Alcune comunità a basso reddito, e parliamo di milioni di persone, basano il proprio sostentamento sulle specie selvagge. Quindi a meno che non diamo un’alternativa a queste comunità, il rischio è di aprire le porte del mercato nero a questi animali, e così anche all’estinzione di alcune specie“. 

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.