Moda in crisi per l’emergenza coronavirus: a rischio il 30 per cento dei punti vendita.
MILANO – Moda in crisi per l’emergenza coronavirus. La pandemia sta mettendo in crisi un settore che fino a poco tempo fa era uno dei leader dell’economia mondiale.
Gli ingressi contingentati non facilitano la ripresa dell’attività con il fatturato che è calato in media di un terzo. E’ alto il rischio di un ulteriore crollo la riapertura non ha portato alla ripresa sperata dagli imprenditori. Le vendite continuano ad essere molto basse con molte multinazionali pronte a chiudere i propri store.
Da Zara a H&M, la moda in ginocchio
La moda è in ginocchio. Zara ha deciso di chiudere 1.200 punti vendita in tutto il mondo per cercare di sopperire a questa emergenza. Sulla stessa scia anche H&M che nel Vecchio Continente abbasserà diverse saracinesche. Otto di questi in Italia e due riguarderanno Milano. Ma anche altre multinazionali si preparano a ridurre i propri store per l’emergenza coronavirus.
Secondo quanto riportato da La Stampa, è a rischio il 30% dei punti punti vendita. “Per il mondo dell’occupazione – ha detto il professore dell’Università Bocconi, Sandro Castaldo – e per le filiere dell’indotto sarebbe un terremoto“.
Castaldo: “Le chiusure sono iniziate con lo sviluppo dell’e-commerce”
Il professore ha aggiunto: “Le chiusure sono iniziate con lo sviluppo dell’e-commerce. Il coronavirus non ha fatto altro che accelerare questo passaggio. La spinta è stata tale da imprimere un salto indietro di 20 anni al mondo dei negozi fisici e di 10 anni in avanti alle vendite in internet“.
Con il settore della moda che si prepara a vincere la scommessa online: “Il Covid-19 – hanno precisato da H&M – ha evidenziato l’importanza dei canali integrati“. Una ripartenza non semplice per questo mondo con molte multinazionali che si preparano a chiudere diversi negozi per l’emergenza economica causata dal coronavirus.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/ZARA-1066503330099619/