Coronavirus, i locali che rischiano di chiudere per le regole di sicurezza
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Fase 2, il paradosso: molti locali rischiano di chiudere a causa delle regole di sicurezza

Milano Navigli Coronavirus

Ci sono locali che rischiano di chiudere (definitivamente) per le regole di sicurezza per riaprire.

Fase 2, il paradosso: molti locali rischiano di chiudere a causa delle regole di sicurezza pensate per riaprire. Tecnici, scienziati, uomini delle task force e politici dovranno presto dare ai gestori dei locali le regole per riaprire. Tra le ipotesi emerse c’è quella di tavoli distanziati in modo che ci si possa muovere in 4 metri circa tenendo la distanza di sicurezza dagli altri clienti all’interno del locale.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Le regole per le riaperture di bar e ristoranti

In bar e ristoranti gli ingressi dovranno essere contingentati e si dovrà ovviamente osservare la distanza di sicurezza tra le persone. Qui potrebbe esserci la prima differenza.

Nei ristoranti il distanziamento potrebbe salire a due metri. In questo modo aumenterebbe anche la distanza tra i tavoli. E questo costringerebbe i gestori a ridurre sensibilmente i coperti. Alcuni potrebbero trovare una via di fuga approfittando magari dello spazio esterno, altri questa fortuna non ce l’hanno, e il problema inizia a farsi complesso.

Tornando alle regole generali. ovviamente i camerieri dovranno prestare servizio con i guanti e la mascherina.

Milano Navigli Coronavirus

Molti bar, ristoranti e locali rischiano di chiudere a causa delle regole di sicurezza

Il problema, come segnalano diversi gestori di locali che sono intervenuti sui social, sulla rete o sui media, è che le regole per la riapertura potrebbero portare alla chiusura di una parte dei locali che non avrebbe alcun modo per adeguarsi alle norme o che adeguandosi vedrebbe salire sensibilmente la voce costi e calare a picco la voce guadagni. Risultato, fallimento.

Il nodo politico sulle riaperture

Per quanto riguarda le riaperture c’è anche un problema tutto politico. Le Regioni spingono per anticipare l’apertura all’11 maggio. Per il governo non se ne parla. Troppo presto. Anche perché all’11 maggio non saranno disponibili neanche i dati della curva dei contagi relativi ai primi giorni di fase 2. E riaprire a scatola chiusa è un rischio che Conte non vuole correre. Legittimamente, saggiamente e responsabilmente.

Scarica QUI la guida con tutte le precauzioni da prendere per limitare il contagio da coronavirus.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 11 Maggio 2020 9:51

Microsoft ‘scommette’ sull’Italia: piano da 1,5 miliardi

nl pixel