Coronavirus, il monitoraggio dell’Iss: indice Rt a 0.95

Coronavirus, il monitoraggio dell’Iss: indice Rt a 0.95

Coronavirus, il monitoraggio dell’Iss del 12 febbraio. Ritorna a risalire l’indice Rt che resta sotto 1. Umbria in rosso.

ROMA – Coronavirus, il monitoraggio dell’Iss del 12 febbraio. Ritorna a salire dopo diverse settimane l’indice Rt. Il valore nell’ultimo report è di 0.95 (0,86-1.06). Un leggero incremento rispetto allo 0.84 della settimana precedente.

La crescita, secondo quanto ipotizzato dagli esperti, potrebbe essere strettamente collegata alle varianti. Al momento, la situazione resta sotto controllo ma non si esclude nei prossimi giorni un nuovo intervento per la creazione di nuove zone rosse.

Ecco come le Regioni cambiano colore

Il monitoraggio porterà ad un cambio di colore di alcune regioni. In arancione passeranno Toscana, Liguria e Abruzzo, mentre l’Umbria dovrebbe diventare tutta rossa. Anche Bolzano molto probabilmente sarà passata nella fascia ad alto rischio, ma la Provincia Autonoma aveva deciso di mettersi in lockdown dall’8 febbraio per tre settimane. L’altro cambio di colore riguarda la Sicilia da arancione a giallo.

Una ripresa dell’epidemia che nei prossimi giorni potrebbe portare in arancione sia Friuli Venezia Giulia, Molise e Campania. Le altre sembrano, al momento, al sicuro con la Valle d’Aosta che dovrebbe, se confermati i dati nei monitoraggi futuri, passare in zona bianca nel giro di poco tempo.

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Proroga del divieto di spostamento tra regioni

Una ripresa dell’epidemia che porterà ad una proroga del divieto di spostamento tra regioni. Le varianti continuano a spaventare e, per questo, si ipotizza un allungamento della misura almeno fino al 5 marzo, scadenza naturale del dpcm.

Per quanto riguarda gli impianti sciistici, il Governo ha confermato la riapertura al 30%. Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra il nuovo esecutivo e i governatori per valutare una ripresa delle attività chiuse dalle restrizioni. Possibile un ritorno alla normalità in modo graduale e i primi a ripartire potrebbero essere i ristoranti, le palestre e le piscine.

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