Il monitoraggio dell’Iss del 18 dicembre 2020: l’indice Rt sale a 0.86. Rischio alto in Lazio, Veneto e Liguria.
ROMA – Il monitoraggio dell’Iss del 18 dicembre conferma una leggera inversione di tendenza per quanto riguarda l’indice Rt. Il valore è passato da 0.82 a 0.86 nel periodo tra il 25 novembre e 8 dicembre.
“Si registrano – si legge nella bozza riportata dal Corriere della Sera – valori di RT puntuale inferiore a 1 in 16 Regioni. Tale situazioni non permette un allentamento delle misure adottate nelle ultime settimane e richiede addirittura un rafforzamento delle stesse in alcune aree del Paese“.
Iss “Solo cinque regioni a rischio basso”
Nel testo è precisato come “si continua ad osservare nella maggior parte delle Regioni e Province autonome un rischio Moderato o Alto con solo cinque Regioni a rischio basso di una epidemia non controllata e non gestibile. Questo andamento richiedere rigore nell’adozione e rispetto delle misure evitando un rilassamento nei comportamenti“.
Brusaferro: “Servono misure per Natale”
Nella consueta conferenza stampa del venerdì il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, ha fatto il punto sull’epidemia: “L’indice Rt aumenta e questo è un elemento di grave preoccupazione. Servono misure in fretta – ha detto riferendosi al periodo natalizio – la preoccupazione si coniuga con le prossime giornate, con la prospettiva delle prossime settimane: sono periodi tradizionalmente caratterizzati da mobilità e interazioni, questi sono elementi che favoriscono la circolazione del virus. E’ importante utilizzare questo periodo per contrastare immediatamente le tendenze che abbiamo individuato. Le misure vanno adottate tempestivamente […]“.
“Abbiamo 3 regioni in scenario 2 – ha aggiunto – vuol dire che hanno il limite inferiore di Rt significativamente superiore a 1. Questa è la novità di questa settimana: abbiamo un Rt che cresce. A livello di Paese che si muove da 0.82 a 0.86, in alcune regioni supera 1. E’ un movimento importante, sappiamo che l’indice Rt è il primo indicatore a muoversi, seguito dai nuovi casi, dai ricoveri e dai decessi“.