Coronavirus, il monitoraggio dell’Iss del 24 dicembre: indice Rt a 0.9. Il Veneto l’unica regione con uno scenario 2.
ROMA – E’ stato pubblicato il monitoraggio dell’Iss sull’andamento del coronavirus in Italia. L’indice Rt continua la sua leggera risalita e nella settimana tra il 1° e il 14 dicembre passa da 0.86 a 0.9 (range 0.87-0.97).
Per quanto riguarda le singole regioni, quasi tutte hanno un Rt puntuale e compatibile con uno scenario 1. L’unica a presentare il secondo scenario è il Veneto e per la terza settimana consecutiva presenta un rischio alto. Per questo l’Iss chiede di applicare misure più restrittive già nelle prossime settimane. Possibile, in caso di conferma di questi dati, una ripartenza in zona arancione o rossa dal 7 gennaio. Ma non è esclusa una conferma in fascia gialla visto che in Veneto si fanno tra rapidi e molecolari più di 60mila test al giorno.
Coronavirus, l’andamento Rt regione per regione
Nelle stime, pubblicate sul sito del ministero della Salute, il 24 dicembre si registra un valore dell’indice Rt a 0.9, in leggero aumento rispetto alla settimana precedente. Andiamo a vedere nei dettagli i dati regionali. Questi si riferiscono alla settimana compresa tra il 14 e il 20 dicembre.
Abruzzo: Rt 0.7
Basilicata: Rt 0.69
Calabria: Rt 0.8
Campania: Rt 0.65
Emilia Romagna: Rt 0.82
Friuli Venezia Giulia: Rt 0.78
Lazio: Rt 0.96
Liguria: Rt 0.82
Lombardia: Rt 0.92
Marche: Rt 0.81
Molise: Rt 1.02
PA Bolzano: Rt 0.71
PA Trento: Rt0.68
Piemonte: Rt 0.69
Puglia: Rt 0.88
Sardegna: Rt 0.74
Sicilia: Rt 0.74
Toscana: Rt 0.7
Umbria: Rt 0.76
Valle d’Aosta: 0.68
Veneto: 1.11
Rezza: “Terapie intensive sopra la soglia critica”
Il monitoraggio è stato commentato da Gianni Rezza, direttore del Dipartimento Prevenzione del Ministero della Salute: “Per la seconda settimana consecutiva tende a salire leggermente l’Rt nazionale e si fissa intorno allo 0,9. L’incidente di nuovi casi di Covid-19 nel nostro Paese scene leggermente, ma è ancora molto elevata in alcune zone del nostro Paese. Purtroppo il tasso di occupazione in terapia intensiva è ancora al di sopra della soglia critica. Per questi motivi è bene continuare a mantenere dei comportamenti prudenti, soprattutto in questo periodo di festività e nelle aree del Paese maggiormente colpite si può considerare l’opportunità di misure più restrittive“.