Coronavirus, 130 contagi sulla nave Diamond Princess

Coronavirus, 130 contagi sulla nave Diamond Princess

In quarantena una nave da crociera in Giappone per un caso di Coronavirus. Il numero delle vittime supera quello della Sars.

TOKYO (GIAPPONE) – E’ psicosi Coronavirus in tutto il mondo. In Giappone è stata messa in quarantena una nave da crociera per un caso accertato. Si tratta di un uomo di 80 anni contagiato dall’epidemia. Per precauzione Tokyo ha deciso di lasciare ferma nel porto l’intera imbarcazione con 3500 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio.

Coronavirus, 130 contagi sulla nave Diamond Princess

Sono in corso tutti i controlli per verificare eventuali contagi degli altri passeggeri. Al momento si segnalano 130 casi di contagio accertato. La nave, sulla quale si trovano anche trentacinque italiani, resta in quarantena.

Al 10 febbraio sono buone le condizioni dei nostri connazionali a bordo dell’imbarcazione. Nessuno presenterebbe sintomi influenzali riconducibili a un possibile contagio da coronavirus.

Vittime e proteste ad Hong Kong

Situazione molto grave anche ad Hong Kong. Una persona è morta per il Coronavirus nel mezzo di una battaglia politica che, al momento, mette i casi in secondo piano. Il personale medico ha deciso di scendere in piazza per chiedere la chiusura delle frontiere con la Cina. Si tratta di una misura precauzionale per cercare di evitare l’arrivo dell’epidemia in tutto il Paese.

La richiesta al momento non è stata accettata dalla governatrice Carrie Lam che ha solo ridotto i collegamenti anche se tre varchi restano aperti. Una tensione che ormai c’è da diverso tempo nel Paese con i medici che sono pronti a scendere nuovamente in strada per continuare la loro protesta.

Cina sempre più isolata

Le frontiere con Hong Kong restano aperte ma per il resto la Cina continua sempre più ad essere isolata. Nelle scorse ore Emirates ed Ethiad hanno annunciato lo stop, temporaneo, ai voli per e dalla Cina.

Una brutta notizia anche per i nostri connazionali che sono in Cina. Per loro l’unica possibilità restano i voli di Stato organizzati dalla Farnesina. Presto potrebbe raggiungere il nostro Paese il ragazzo di 17 anni rimasto a Wuhan per qualche linea di febbre. I controlli hanno confermato che non si tratta di Coronavirus.

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