Negozi chiusi in tutta Italia per l’emergenza del coronavirus. Molti marchi hanno deciso di fermarsi anche per l’assenza di clienti.
MILANO – Negozi chiusi in tutta Italia per l’emergenza coronavirus. Nonostante non ci sia un decreto nazionale, molti marchi hanno deciso di abbassare la saracinesche per l’assenza di clienti. Una misura utile a salvaguardare la salute dei dipendenti ma anche ad accelerare l’uscita dell’Italia da questa situazione di emergenza.
Si fermano moda e abbigliamento
Con il passare dei giorni il sistema produttivo italiano, almeno in alcuni settori, sta spegnendo il motore. E’ il caso di moda e abbigliamento che hanno deciso di abbassare le saracinesche per cercare di salvaguardare i dipendenti da possibili contagi.
Il primo marchio a fare questo passo è stato Calzedonia e successivamente diversi brand l’hanno seguito. Si tratta di misure provvisorie come per esempio quella Decathlon che dovrebbe riaprire il prossimo lunedì 16 marzo 2020: “Da mercoledì 11 fino a venerdì 13, tutti i negozi sul territorio nazionale resteranno chiusi al pubblico per decisione aziendale. Questa misura si aggiunge a quanto definito dal Dpcm che prevede la chiusura nelle giornate di sabato 14 e domenica 15 marzo“. E sono molte le aziende che hanno deciso di chiudere nella speranza di avere un aiuto dal Governo.
L’economia italiana è pronta a fermarsi
L’economia italiana nelle prossime ore potrebbe fermarsi definitivamente. Sono molti i negozi, infatti, che hanno deciso di chiudere per salvaguardare i propri dipendenti. Misure che servono per cercare di evitare una diffusione del coronavirus che dall’Oms è stato valutato come una pandemia e non epidemia.
Le aziende sono pronte a rallentare ma chiedono un aiuto al Governo per cercare di ripartire. I 25 miliardi stanziati potrebbero essere un primo passo ma rischiano di non bastare. Molto dipenderà dalla durata e dagli effetti del Covid-19 sul nostro Paese ma anche sull’economia nazionale.
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fonte foto copertina https://www.facebook.com/liujo.italia