Coronavirus, nel nuovo Dpcm meno libertà per gli italiani: il governo opta per la via della prudenza per evitare lockdown.
Come confermato da il Corriere della Sera, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a poche ore dalla presentazione del nuovo Dpcm in Consiglio dei Ministri, ha le idee abbastanza chiare su come affrontare la nuova fase dell’emergenza coronavirus. Serve limitare qualche libertà per evitare il tracollo, che andrebbe a vanificare gli sforzi fatti in questi mesi.
Coronavirus in Italia, nel nuovo dpcm meno libertà in nome della sicurezza
Il Premier conferma oggi più che mai la linea della prudenza, che dovrebbe portare il governo a procedere con nuove strette per provare a contenere l’aumento dei contagi.
Si ipotizza quindi la chiusura anticipata dei locali, l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, a prescindere dalla distanza di sicurezza. Laddove necessario si potrebbe procedere anche con lockdown mirati. Nel pomeriggio del 5 ottobre, a poche ore dal Consiglio dei Ministri, Palazzo Chigi ha smentito l’ipotesi di chiusure anticipate dei locali.
“Sin dall’inizio di questa emergenza il governo ha seguito il metodo della massima precauzione. Siamo ancora in piena pandemia e il costante aumento dei contagi in tutta Italia […] ci impone di tenere l’attenzione altissima e di continuare a essere molto prudenti“, aveva ricordato Conte dalla suggestiva cornice di Assisi in occasione delle celebrazioni per la festa di San Francesco.
Si lavora giorno e notte per evitare lockdown
Serve una stretta in nome della prudenza per evitare un nuovo lockdown. Di fatto è questa la linea anche del Comitato Tecnico Scientifico e del Ministro della Salute Roberto Speranza, che continua a ribadire che il governo lavora giorno e notte per evitare il lockdown nazionale. Un cambio di rotta rispetto alle dichiarazioni di qualche settimana fa, quando tutti escludevano quasi categoricamente una nuova chiusura. Oggi, a denti stretti e in maniera implicita, si ammette che il rischio quantomeno esiste.