Coronavirus, la Ferrari specifica: Nessun test preventivo per il nostro personale

Coronavirus, la Ferrari specifica: Nessun test preventivo per il nostro personale

F1, emergenza coronavirus; la Ferrari specifica: “Non è previsto che il personale della Scuderia che parte per l’Australia faccia alcun test preventivo”.

Emergenza coronavirus, la Ferrari fa il punto sulle misure da adottare in vista del GP d’Australia, prima gara della prossima stagione.

Coronavirus, Ferrari, “Non è previsto che il personale della Scuderia che parte per l’Australia faccia alcun test preventivo”

Con una nota ufficiale, la Scuderia Ferrari ha voluto rettificare alcune notizie emerse nelle ultime ore secondo cui il personale si sarebbe dovuto sottoporre a test preventivi per la ricerca del nuovo coronavirus.

“Contrariamente a quanto riportato, non è assolutamente previsto che il personale della scuderia Ferrari che parte per l’Australia faccia alcun tampone preventivo […]. Pur sapendo che la situazione è in continua evoluzione, sul fronte della partenza per Australia/Bahrain non ci sono al momento giunte controindicazioni da nessuno degli enti con i quali siamo costantemente in contatto, ossia la FIA, Formula 1, le autorità sia italiane e dei paesi in questione: quindi al momento la nostra partenza è confermata”.

fonte foto https://twitter.com/ScuderiaFerrari

“L’organizzazione del Gran Premio d’Australia prosegue”

Il GP d’Australia si correrà. La conferma – l’ennesima – è arrivata da CEO del GO australiano Andrew Westacott, che in un comunicato ufficiale ha confermato il regolare svolgimento del Gran Premio.

“L’organizzazione del Gran Premio prosegue, aspettiamo l’arrivo delle squadre. Non abbiamo avuto indicazioni di divieti di viaggio nè che i team non arriveranno come al solito. La salute e la sicurezza di tutti è fondamentale. L’Australian Grand Prix Corporation dispone di solidi accordi in materia di salute, sicurezza e gestione delle emergenze in atto ad ogni evento e stiamo collaborando con le agenzie sanitarie e le relative organizzazioni governative e di servizi di emergenza per affrontare la questione”